1990 aprile 18 Una famiglia lo Stato e la gente

1990 aprile 18 – Una famiglia lo Stato e la gente

É molto bello riconsegnare una bambina rapita alla sua famiglia. É bello poter
restaurare un po’ di fiducia. É bello avvertire un’emozione collettiva attorno a una
storia personale.
Dal 29 gennaio ad oggi, tre sono stati i protagonisti di questo sequestro. I genitori
di Patrizia, gli inquirenti, l’opinione pubblica.
Abbiamo visto i Tacchella più volte in televisione; li abbiamo sentiti; abbiamo
ascoltato i loro appelli dalle pagine dei giornali. Hanno realizzato un piccolo
miracolo: riuscire a parlare come se Patrizia li stesse ascoltando; riuscire persino a
sorridere con una tenerezza forse sconosciuta alle telecamere quando è in gioco la
vita. E la vita di una bambina di otto anno.
Gli inquirenti debbono aver lavorato sodo e bene. A volte, abbiamo avuto
l’impressione che, per confondere i rapinatori, abbiano deliberatamente depistato i
mass-media. Se così è stato, hanno fatto benissimo. Forse ciò ha aiutato molto
magistrati e forze dell’ordine nel mettere a fuoco la pista vera. I bambini vanno
sempre sul concreto, hanno ancora debole il senso dell’astrazione; probabilmente,
anche a Patrizia la parola «Stato» dice poco o nulla: ma nel percepire le prime voci
dei carabinieri, di sicuro avrà intuito dentro di sé la fatica, la dedizione che
accompagnano il ripristino della legalità, soprattutto in un Paese come l’Italia dove
sempre più spesso sembriamo rassegnati al peggio.
I genitori, gli inquirenti, l’opinione pubblica. Quest’ultima ha imparato a
mobilitarsi, a protestare, a farsi carico dei drammi privati. Ha imparato dalla
signora Casella la virtù dell’indignazione. Patrizia non è stata liberata dalla gente,
ma Verona e non soltanto Verona hanno rifiutato il silenzio, l’abitudine a tutto. Ciò
non è servito a Patrizia, ma servirà moltissimo a tutti noi contro le lentezze, le
inadempienze, le complicità e il cinismo.
«Perché Patrizia sia l’ultima» diceva il cartello di una delle tante manifestazioni
popolari. Ed è proprio questo lo slogan da tenere ben alto nel giorno del
Ringraziamento: se Patrizia è tornata, altri cinque sequestrati e altre cinque famiglie
disperano. Al Nord o al Sud, senza pregiudizi, non dimentichiamoli mai.