1994 maggio 12 L’opposizione che fa? Piange

1994 maggio 12 – L’opposizione che fa? Piange

Fare un governo è sempre dura in Italia. Ma fare l’opposizione sta diventando un’impresa disperata,
avulsa dalla realtà. La posta che ogni giorno riceviamo ci spiega il degrado dei servizi pubblici meglio
di cinquanta convegni. Dieci giorni per una lettera da Venezia a Mestre, in pratica il tragitto di un ponte;
idem da Padova, su una distanza da un quarto d’ora di macchina in autostrada. Questo nel cuore del
Veneto, area paragonata alla Baviera. Sarebbe indispensabile che l’opposizione cominciasse a incalzare
il governo fin dal giorno del giuramento sui problemi, sui fatti, sui bisogni, anche sulle promesse. Una
bella, grande opposizione di governo, fondata sul controllo e sulle proposte: con i piedi per terra
naturalmente, tenuto conto del disastro ricevuto in eredità dagli ultimi vent’anni della prima Repubblica.
Macché. A cominciare dal Pds, l’opposizione non fa un millimetro in avanti rispetto alla spazzatura
elettorale. Di sinistra e di destra, beninteso. Veltroni rimpiange Ciampi, Occhetto addirittura il Caf, cioè
il governo di Craxi, Andreotti e Forlani. A sentir loro il 46,3% degli italiani (21% Forza Italia 13,4%
Alleanza Nazionale 8,4% Lega Nord 3,5% Pannella, senza contare i neo-centristi) avrebbe votato per un
governo “di piduisti, riciclati e craxiani di ferro”. Testuale. Con un linguaggio da romanzo d’appendice,
Occhetto denuncia poi l’“inganno” di Berlusconi. Un po’ come Segni che, invece di rallegrarsi per aver
visto consegnare da Berlusconi il fisco più imbecille d’Europa alle cure di un suo pattista come il prof.
Tremonti, si sente “tradito” nel nome di una disciplina di partito senza partito! Insomma, la solita politica
da parata quando le questioni sul tappeto promettono ben poco spettacolo e richiedono un lavoro
durissimo. Anche dai banchi dell’opposizione. Un giorno Berlusconi dovrà pur capire che un Gianni
Letta serve più alla Fininvest che all’Italia. Ma quando mai la sinistra imparerà da Massimo Cacciari a
distinguere tra propaganda e opposizione?

12 maggio 1994