1981 febbraio 27 Azzurri meglio del pubblico

1981 Febbraio 27 – AZZURRI MEGLIO DEL PUBBLICO

Difendo la Nazionale.
I calciatori della Nazionale ebbero l’idea di giocare, una volta tanto gratuitamente, una prestigiosa
partita con incasso tutto a favore del Sud terremotato. Al loro appello risposero grandi campioni di
tutta Europa.
La risposta di Roma, città del Lazio di tre milioni e mezzo di abitanti, è stata di 12 mila persone, con
una miseria di 70 milioni d’incasso. Dodicimila persone che hanno cominciato presto a fischiare e a
insultare perché né lo scopo benefico della serata né il piacere di guardare molti assi riesce a far
crescere di un pollice la cultura di troppi trogloditi, ubriacati dalla psicosi del risultato, vittime di una
vecchia e imbecille incoerenza secondo la quale chi gioca ha tutti i doveri e chi guarda ha soltanto
diritti.
Anche senza scannarsi, i calciatori italiani qualche pedata onesta la debbono aver pur tirata, se Gentile
ha accusato una distorsione al ginocchio. Il pubblico che cosa ha fatto? O è rimasto a casa,
fregandosene dei terremotati, o è andato allo stadio per fare il difficile. Molti azzurri hanno giocato
male, ma in puntualissima coerenza con uno stadio deserto dove nessuno sembrava ricordare la
ragione di quella specialissima partita.
Gente abituata a delirare per Turone, Spinosi e Scarnecchia, ha trovato impossibile chiudere un occhio
su Bettega, Marini o Collovati. Dimenticando fra l’altro che il nostro calcio poareto non può che
andare a lezione da un “Resto” d’Europa guidato da Rudi Kroll. IL “Resto” ha vinto 3-0, le briciole
d’Europa sarebbero bastate a vincere 1 a 0.
Lo stadio di Roma è stato l’altra sera un paradigma del malcostume sportivo d’Italia; saggio
d’insensibilità e di becerume.
Il “Resto” ha battuto la Nazionale. La Nazionale ha battuto il pubblico: anche giocando male, è parsa
migliore dei suoi sparuti denigratori.

Giorgio Lago