1974 novembre 21 La “nuova” Italia è durata solo 45′

1074 novembre 21 – La “nuova” Italia è durata solo 45’

Prodezze di Zoff

Rotterdam, 20 novembre
Questa la cronaca al dettaglio della partita:
2’: servito da un ottimo cross di Antognoni dalla sinistra, Boninsegna mette quasi in gol con un
rimpallo sul portiere, uscito a mezz’aria con i pugni aperti;
4’: una bella notizia e molto inattesa, anche se la precedente azione di Boninsegna l’aveva in un certo
senso psicologicamente preparata: l’Italia va in vantaggio con Boninsegna. Punizione tenuta da Roggi,
Juliano che serve rapido Antognoni, il gioiellino della Fiorentina crossa molto bene da sinistra; il
centravanti dell’Inter si eleva splendidamente e tocca con la tempia destra da una distanza di undici
metri, centralmente. Il pallone è angolato e scende basso: il portiere lo schiaffeggia ma non tanto da
impedire che entri a fil di palo, giusto sulla sua destra. Uno a zero per l’Italia;
13’: ora a Van Hanegem, idolo di casa, visto che è il regista del feyenoord, a tentare la conclusione
di testa: il pallonetto scende a filo di traversa ma Zoff aspetta l’attimo giusto per toccare con la manina
e mettere in corner;
14’: un episodio fondamentale della partita. Rocca scatta sulla destra e crossa dalla posizione di un
Causio: al centro dell’area aspettano Boninsegna e il biondissimo Rijsbergen. Dopo il bellissimo gol,
il centravanti esegue ancora con una eccezionale coordinazione: solleva il sinistro a mezz’aria e stoppa
a terra mangiando il tempo allo stopper che rimane surplace, nettamente fintato. Rijsbergen non trova
di meglio che allungare il piede togliendo a Boninsegna, con una falciata netta, il piede d’appoggio,
il sinistro. È uno dei penality più netti che abbia visto in un match tra nazionali ma l’arbitro, nonostante
sia abbastanza bene piazzato, non fa una piega. Era insomma l’occasione del probabilissimo 2 a 0;
17’: nonostante l’arbitro fermi il gioco a centrocampo per un fallo a favore degli olandesi, Antognoni
prosegue la corsa sul corridoio destro e arrivato sul limite dell’area fa partire una gran botta a mezza
altezza che supera il portiere e va in rete. Non serve a nulla naturalmente perché il gioco era arcifermo
ma l’esecuzione di Antognoni va segnalato ugualmente;
23’: dopo un certo impasse della partita a centrocampo, il terzino destro Suurbier interrompe
l’armistizio con un tiro fortissimo rasoterra, di sinistro, che però non sorprende Zoff.
24’: cross lungo degli olandesi, uno degli innumerevoli che eseguono nel loro schema di football, e
senza un’apparente spiegazione Rocca abbassa la testa e lo fa passare: l’ala Rensenbrick non perde
l’occasione e, con molta sveltezza, batte dentro di sinistro da corta distanza. Una conclusione
imparabile.
30’: mentre l’Olanda macina il suo gioco senza del resto concludere nello specchio di Zoff, l’Italia si
affida soprattutto a Boninsegna: tenta di servire sempre lui, ma più di una volta il giochino del
fuorigioco applicato dagli olandesi lo irretisce;
40’: la partita s’è un po’ incattivita. I tackles in scivolata favoriti dal terreno umido e dalle attitudini
dei nordici provocano molti calci di punizione. A volte le reazioni sono stizzite. Una volta, proprio
davanti la panchina di Bernardini, Van Hanegem subisce un fallo di gioco da Rocca e, con scarsissimo
fair-play, gli oppone un manrovescio di reazione mentre Rocca è a terra. La cosa non sfugge l’arbitro
che ammonisce Van Hanegem;
45’: finisce il primo tempo con un 1 a 1 che, oltre ad essere equilibrato nei gol, è equilibrato anche
nel gioco. Mentre si infila nello spogliatoio, Bernardini cerca Van Hanegem e, pur stringendo gli la
mano, lo rimprovera paternamente per l’episodio-Rocca.
Secondo tempo:
2’: Rijsbergen serve Neeskens in area: conclusione lampo, Zoff salva da campione, Juliano butta in
corner;

3’: destro di quel gran colpitore che è Van der Kuylen, palo! Sulla respinta, il pallone finisce sui piedi
di Cruyff che però soffre di una strana impasse: un po’ sbilanciato cade indietro e non riesce a mettere
dentro la facilissima palla gol;
6’: crossa Haan: Zoff devia con difficoltà, Orlandini imita Jiuliano e salva in corner;
8’: Cruyff offre palloni con una maestria ineguagliabile: Van der Kuylen, ancora lui, esegue un destro
feroce diretto all’angolino: Zoff sembra battuto ma lo stinco di un difensore devia ancora in corner.
Per la statistica: siamo a questo punto a 10 a 2 nel conteggio dei calci d’angolo;
9’: dall’inizio del secondo tempo, l’Olanda fa tiro al bersaglio. Ora tocca a Krol che sfiora il palo;
15’: Cruyff strepitoso sull’ala destra, lascia surplace Orlandini. Cross tagliato davanti all’area, Van
Hanegem fa da pivot e mette sullo specchio davanti a Zoff un ottimo pallone. Attaccanti e difensori
si trovano quasi tutti sbilanciati, in cinque o sei cadono a terra e Zoff per questa volta è salvo;
17’: dal settore sinistro Cruyff serve una punizione di esterno destro: la conclusione di testa di
Rensenbrink è potente e filtra attraverso due difensori: Zoff è coperto e in ritardo ma il suo colpo di
reni gli fa mettere sopra la traversa un pallone che pochi altri portieri al mondo avrebbero intercettato;
21’: l’Olanda, come è giusto, va in vantaggio. Calcio di punizione, Rensenbrink guarda verso Cruyff,
lancio profondo al centro dell’area, scatto giaguaresco del tulipano nero e spaccata gol da una distanza
di sette metri, imparabile.
Due a uno per l’Olanda anche se, proprio in linea con l’azione come sono, mi sembra che, davanti a
Zoff, ci fosse Van den Kerkhof (ha sostituito Rep dall’inizio del secondo tempo) in fuorigioco di
posizione.
28’: Cruyff, tanto per cambiare, serve Neeskens in posizione di centravanti: l’olandese finta Zecchini
ed entra in area ma batte con il corpo spostata all’indietro, dunque non forte e centralmente: Zoff è
molto piazzato;
29’: secondo contropiede dell’Italia, gli unici due in mezz’ora dalla ripresa: Boninsegna, da
centravanti puro, dribbla prima il libero poi lo stoper ed entra in area mentre il portiere gli si avventa
per chiudere lo specchio. Sopraggiunge da dietro Van den Kerkhof in posizione difensiva e oppone
il piede da dietro proprio mentre Boninsegna sta per calciare. L’azzurro si siede a terra e invoca il
penalty. Dalla tribuna è un po’ difficile dare un giudizio sicuro. Il rigore, se c’è stato, non era chiaro e
inequivocabile come nel primo tempo;
35’: Neeskens in posizione di mezz’ala riceve da Suurbier e allunga sul corridoio destro dove è
scattato come un treno il terzino: Suurbier dal limite dell’area crossa al centro, e chi ti trova? Cruyff
che, di piatto destro, con l’ultima zampata chiude il risultato e la partita sul 3 a 1;
37’: praticamente l’ultimo sussulto del match. L’altro terzino, Krol, forse ingelosito dalla precedente
azione di Suurbier, va dentro in area, dribbla tutti, si trova solo davanti a Zoff e quando crede di
battere sicuro il 4 a 1, il portiere di Mariano del Friuli gli intuisce il tocco e glielo stopa. È la fine.