1969 novembre 12 No di Agnelli al Mago? (C’è il ricordo di un 9-1)

1969 novembre 12 (Il Gazzettino)

No di Agnelli al Mago? (C’è il ricordo di un 9-1)

Stando alle ultimissime indiscrezioni raccolte nel « sottoderby » a Milano, il matrimonio Juve-
Helenio non si farà. Il fatto nuovo sarebbe accaduto al Salone di Torino. Durante la visita ufficiale,
Gianni Agnelli, il magnate della Fiat e, en passant, della Juve, si sarebbe lasciato andare,
rispondendo alla domanda di « uno del giro », ad un giudizio negativo sull’operazione: « Quello lì
(Helenio, ndr) non lo prenderò mai! », avrebbe detto Agnelli. I bene informati spiegano che le voci
dei giorni scorsi su un accordo, addirittura già esistente, tra la Juve ed Herrera sarebbero state
originate più che altro dal fatto che il Mago sta già da un pezzo rifiutando le offerte di rinnovo del
contratto con la Roma, rinnovo che il presidente Marchini vorrebbe subito, per evitare la valanga
inevitabile di illazioni. A tale rifiuto si aggiunge anche il fatto che Helenio non ha mai nascosto il
desiderio, « come professionista », di rifare grande la Vecchia Signora dopo aver fatto
euromondiale l’Inter.

Il giudizio negativo di Gianni Agnelli avrebbe radici lontane, risalenti al campionato 1960-’61.
Dopo la sentenza federale che obbligava l’Inter a ripetere la partita con la Juve per « invasione
pacifica » a Torino (l’Inter chiedeva lo 0-2), Herrera mandò in campo, nella partita-bis, la
formazione della De Martino: l’Inter perse 9-1. Per quel gesto di ritorsione, giudicato tutt’altro che
signorile per la splendida tradizione di Inter e Juve, Herrera passò nel « libro nero » della Famiglia
Agnelli. Se la battuta al Salone di Torino è autentica, ciò significa che il tempo non ha cancellato la
scomunica. Mi pare però strano che si parli di veto dopo che le notizie sul matrimonio Juve-Helenio
erano state pubblicate in tutti i giornali d’Italia e che mai erano state « ufficialmente » smentite. Lo
stesso Tuttosport di Torino (che, per quanto riguarda Juve e Torino, può essere considerato
« ufficioso ») aveva parlato di tale eventualità.

Se il nome di Helenio stava sul libro nero dal 1961, lo avrebbero dovuto saper tutti già da un
pezzo. Occorreva aspettare il Salone dell’auto? Il mistero dunque non è chiarito. Ciò che invece
viene data come estremamente, e in ogni caso, probabile è l’assunzione di Italo Allodi: da un pezzo
la Juve ha disimparato a condurre una campagna acquisti ed è priva (nonostante il « dilettante »
Giordanetti) di un Direttore organizzativo a livello internazionale.

Lo bello: reato di « personalità »

II « calcio minuto per minuto », domenica scorsa: da Napoli, un radiocronista spiega che Lo Bello è
stato « protagonista » con il tono di chi vuol censurare la partita dell’arbitro; poi fa intendere che Lo
Bello ha mezzo « inventato » un rigore. Alla sera arriva la Tv, con la Domenica sportiva. Le riprese
alla « moviola » sono dedicate appunto alla partita Napoli-Juve. La ripresa rallentata e ripetuta
mostra quanto segue:

1) un fallo di mano grande come una casa, addirittura in tuffo!, di Morini; quindi penalty

lapalissiano contro la Juve.

2) spintone netto di Zigoni in piena area; quindi penalty esatto contro il Napoli;
3) ripetizione motivata del rigore calciato da Altafini per il Napoli dal momento che Tancredi,

portiere della Juve, si era mosso a tal punto in anticipo che era finito fuori dell’area del portiere;

4) espulsione sacrosanta di Zigoni e Juliano: la moviola ha mostrato con precisione millimetrica

il calcione di Zigoni a Juliano e il calcione reattivo di Juliano a Zigoni.

Insomma, un’altra giornata magica, perfetta di Lo Bello, a dispetto di tutte le tendenziosità. Ma
verrà il giorno, inevitabile, per un uomo e per un arbitro, dell’errore. Quel giorno la « moviola »
smentirà Lo Bello e gli sprovveduti di turno grideranno allo scandalo, in nome della « personalità »
elevata a reato. E invece, Lo Bello andrà difeso, senza pregiudizi, proprio quel giorno, perchè il
« diritto all’errore », se è riservato a chi gioca, a chi assiste, a chi scrive e a chi legge, va offerto
anche a chi fischia.