1995 ottobre 1 Il Quirinale ombra di Hammamet

1995 ottobre 1 – Il Quirinale ombra di Hammamet

Sembra che i guai italiani derivino dalla cosiddetta “sospensione della politica”, cioè da un
parlamento a maggioranza variabile e a un governo di tecnici. C’è chi azzarda addirittura una
“sospensione della democrazia” dimenticando che, semmai, la qualità della Repubblica soltanto ora
ritorna prepotentemente all’ordine del giorno dopo un decennio di pantano.

La difficoltà più grossa è invece un’altra. E’ come se funzionasse, a nostra insaputa e tutta sulle nostre
spalle, una repubblica ombra: madre di ogni confusione, vero nemico da battere. Craxi ne è il
campione, latitante ma inquinatore di prove, finitpo politicamente ma attivo nel ricatto politico.

Viviamo una situazione schizofrenica soprattutto verso la magistratura. Dopo aver invocato Mani
Pulite per liberarla dal regime di corruzione, l’Italia ben presto se ne è stancata, nel nome del presunto
eccesso di potere giudiziario: per troppi italiani la legalità è un febbrone passeggero, non un valore
stabile.

Ma non c’è scampo. Nell’Italia senza riforme e senza coraggio, gli stessi che lamentano l’invadenza
della magistratura la invocano un giorno sì e uno no come unica speranza di cambiamento. Accadde
con lo scandalo degli affitti di favore, come con quello dei falsi invalidi, soltanto per restare agli
ultimi capitoli: le richieste di interventoi rivolte alle procure assumono non di rado il tono della
supplica. Ci pensino i pm o tutto resterà come prima, questo l’atteggiamento.

Ci fosse un minimo di coerenza, si farebbe questo punto l’impossibile per tenere i magistrati al riparo
dalla politica dopo la lunga stagione dei sospetti sulle toghe di partito. E’ invece accaduto il peggio:
l’invocazione ai pm per reprimere gli scandali si accompagna alla sistematica demolizione dei pm
simbolo delle inchieste più penetranti, di Mani Pulite, dei magistrati che rifiutano riflusso e
stanchezza.

Non so se il pm Ielo ha usato le intercettazioni di Craxi secondo i crismi della legge: a naso, ci ha
messo troppa fretta e troppo furore. Gli va però riconosciuto il merito di aver smascherato la
repubblica ombra. Che ha il suo Quirinale ad Hammamet