1995 maggio 26 Ritorna e combatti
1995 maggio 26 ritorna e combatti
Il campione del sondaggio è corretto, la “Directa” a noi risulta fonte affidabile, ma facciamo pure la
tara, per prudenza o per sana diffidenza. Resta pur sempre un dato difficile da contestare: quasi il 90
per  cento  degli  italiani  ritiene  che  Antonio  Di  Pietro  debba  ancora  battersi,  che  non  debba  affatto
ritirarsi a vita privata.
L’87% lo considera una persona onesta. Il giorno dopo, si badi bene, tre inchieste di rinvio a giudizio
per  concussione,  reato  che  va  a  braccetto  con  l’estorsione  e  che  rappresenta  una  nefandezza
soprattutto per un magistrato.
E quale magistrato! Il pm che ha funzionato da lancia termica di Mani Pulite, il pool più efficiente
d’Italia, con gente preparatissima e integrata come Davigo, Colombo, D’Ambrosio e naturalmente
Borrelli.
La  domanda  diventa  allora  questa:  perché  la  grande  maggioranza  degli  italiani  crede  in  di  Pietro
nonostante quella orrenda accusa a suo carico? Azzardo un’interpretazione.
Mani  Pulite  non  ha  guardato  in  faccia  a  nessuno.  Se  anche  aveva  coltivato  amicizie  pelose  o
disordinate, Di Pietro ha sbattuto dentro tutti, amici e conoscenti compresi. La gente lo sa e non lo
dimentica.
C’è dell’altro. Le accuse arrivano sempre dalla stessa banda, latitanti, imputati, condannati, in stato
di detenzione, la banda craxista, la fabbrica di dossier, il letame delle spie e dei servizi. Quelli del
complotto.
Ha perfettamente ragione la procura di Brescia quando sostiene che la sua inchiesta non mira al cuore
di Mani Pulite. Ciò che ha significato Mani Pulite non ce lo toglie più nessuno e il sondaggio dice
proprio questo: gli italiani credono al Di Pietro conosciuto con Mani Pulite e non si fidano per niente
di chi frulla fango dal 26 agosto 1992.
Una ragione in più, ma molto forte, perché l’ex pm esca da un silenzio che non porta da nessuna parte.
Esiste un solo modo per cominciare a dimostrare la propria correttezza: non offrire l’atra guancia, ma
salire senza esitare sul ring.
C’è ancora un sacco di gente che ci conta.