1995 marzo 17 Per carità di Patria

1995 marzo 17 – Per carità di Patria

Tutti sanno, a cominciare proprio da Dini, che questo supplemento di manovra è soltanto un
intervento da pronto soccorso. Al pronto soccorso non si guarisce, ma ci si salva.

Il fatto è che da almeno un mese si parla di manovra economica intendendo manovre politiche. Basti
pensare alla lira: la peggior speculazione non è stata quella internazionale, pur gigantesca, ma quella
politica. La nostra moneta è uscita dalle banche entrando nei comizi, strattonata da tutte le parti per
scaricare sul diretto avversario la colpa della svalutazione.

In questo bistrattato Paese riusciamo a giocare pesante addirittura sui risparmi. Non a caso un premio
Nobel dell’economia ieri a Roma ha consigliato all’Italia di abbandonare ogni remora nazionalistica
e di adottare direttamente il marco al posto della liretta!

Il sì alla manovra e la fiducia a Dini lasciano sul campo nuove ferite politiche, con le quali più d’uno
dovrà far presto i conti. La spaccatura di Rifondazione Comunista favorisce la linea del Pds; il voto
favorevole di Buttiglione rimette ancora una volta in discussione l’accordo di quel mezzo Ppi con
Berlusconi.

Il Polo ha sbagliato tutto e ha perso due volte. La prima in aula, ai voti. La seconda politicamente,
dando prova di quell’ estremismo moderato o di quel moderatismo estremista che sta inesorabilmente
trasformando il centro-destra in destra.

Silvio Berlusconi aveva la grande occasione di rivolgersi a Dini dicendogli: “Caro mio ex-ministro”,
è toccato a te il compito di fare la manovra che avevo previsto io, ma l’hai fatta con una filosofia
contraria a quella che sarebbe stata la mia. Solo per carità di patria, di lira e di congiuntura, ti do il
mio voto permettendoti di realizzare il terzo punto del tuo programma. Se sei uomo d’onore, fa a
tempo di record il quarto, va da Scalfaro, dimettiti e chiedigli a nome tuo e nostro il voto a giugno”.

Berlusconi non lo ha fatto, nemmeno per carità di patria. Continua a preferire gli oracoli di Pilo alle
voci della ragione.