1994 ottobre 16 Essere capitalisti oggi

1994 ottobre 16 Essere capitalisti oggi

Il capitalismo si è liberato del comunismo, che lo contestava dalla radice. Oggi il capitalismo deve
fare i conti soltanto con sè stesso; situazione ideale a patto di farsi carico delle giuste istanze lasciate
sole da un’ideologia sbagliata.
La giustizia sociale, tanto per cominciare. Una equilibrata distribuzione delle risorse, per evitare che
i ricchi siano sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Lo sviluppo per diffondere il benessere,
non per concentrarlo. Il mercato inteso come lo strumento che sprigiona al meglio le energie
dell’economia non come l’unico criterio di socialità.
C’è capitalismo e capitalismo. Perciò noi preferiamo di gran lunga il termine “liberalismo” a quello
di “liberismo”: il primo contiene l’uomo, la persona, un’idea di libertà intessuta di doveri; il secondo
evoca uno spazio più esposto alle scorribande di che fa coincidere la libertà economica con il solo
profitto.
Proprio ieri Valdagno ha ricordato Gaetano Marzotto nel centenario della nascita. Certo che era un
capitalista, con l’imprenditoria nel sangue, ma sapeva che cos’era e dove portava la miseria,
conosceva i guasti –umani e materiali – dello sfruttamento industriale, si occupava di case di riposo
e di asili nido, capiva che con il salario dovevano tornare i conti del costo del burro, del latte, dell’olio
e della carne sulle tavole di contadini chiamati a diventare classe operaia.
Un altro vicentino, Alessandro Rossi di Schio, ha lasciato traccia europea nella storia dell’industria
del secolo XIX. Pur attentissimo al capitalismo anglosassone, immaginava che l’innovazione dovesse
proteggere i rapporti sociali dagli strappi. Al figlio Giovanni impose di abitare in villa costruita tra le
case degli operai.
I tempi sono radicalmente cambiati, portando via con sè anche quel certo paternalismo. Ma quando
il mercato si imbatte nelle pensioni e nel lavoro e nei sacrifici e negli scioperi, il capitalismo moderno
ritrova la stessa sfida di sempre.
Deve farsene carico, oggi più che mai.