2003 gennaio 20 Donne. Moda

2003 gennaio 20

LUNEDI’ 13

Donne

Moda 2003:”Tigri e giaguari, zebre e leopardi. Dalla savana ai boulevard. Trasgressive e
aggressive, ma anche ironiche e colorate. Uno stile per donne selvagge. E metropolitane.” ( da “Lo
specchio”)
Grazia Giardiello, sceneggiatrice per il cinema e la tv:”L’uomo senza qualità è una buccia di banana
su cui tutte – chi più chi meno – almeno una volta siamo scivolate.” (da “D” di Repubblica)
Margaret Thatcher, 77 anni, ex primo ministro conservatore inglese:” A 24 anni ero il più giovane
candidato di sesso femminile che partecipava alla campagna elettorale del 1950. Certo, a quei
tempi, uno dei vantaggi dell’essere donna consisteva nella sostanziale cortesia che eravamo in grado
di suscitare, privilegio che le femministe di oggigiorno hanno in gran parte
dissipato.”(dall’autobiografia, editore Sperling & Kupfer)

MARTEDI’ 14

Il rebus

Le carceri italiane hanno il 54 % di detenuti in soprannumero, cioè 57 mila reclusi nonostante la
capienza ufficiale di 37 mila. La magistratura ha inoltre più di nove milioni di cause da smaltire
mentre l’81 % dei delitti e il 96 % dei furti rimangono impuniti.
Montagne di processi, carceri strapiene, colpevoli a spasso: dov’è l’errore?

MERCOLEDI’ 15

L’alieno

Avrà baffetti da barbiere meridionale o scarpe e barca troppo costose secondo gli sfottò di destra.
Avrà fatto un sacco di “cazzate” come ripete da tempo Cacciari oppure sarà un “maestro di
arroganza” come mi ha detto un giorno la Melandri sua compagna di partito: a ragione o a torto,
dicano di D’Alema tutto quel che vogliono.
Sta di fatto che nessuno sa fare meglio di lui un ragionamento politico che abbia capo e coda. Per
questo, siccome usa argomentare ciò che afferma, in Tv sembra a volte un alieno.
Si può essere d’accordo o del tutto in disaccordo, non cambia niente. Ma, a 54 anni, senza alcun
potere ( la carica di presidente dei Ds – ha precisato lui stesso – non conta nulla in questa fase),
visto come il fumo negli occhi da tante romantiche sinistre, accreditato nel campo avverso forse più
che nel suo, D’Alema insiste impavido su uno degli ultimi decadenti prodotti politici rimasti in
circolazione: il realismo.
Un lusso. Più delle scarpe su misura e della confortevole barca.

GIOVEDI’ 16

La salute/1

Gregorio I deve essere stato un grande papa, infatti lo chiamarono Magno. Si adoperò a convertire i
Longobardi e fu lui a dettare ai cristiani l’elenco dei sette vizi capitali: superbia, avarizia, lussuria,
invidia, gola, ira e accidia.
Superbi, avari e invidiosi continuino pure ad andare dritti all’inferno, ben gli sta. I lussuriosi
meriterebbero a mio parere tutte le attenuanti generiche. L’ira è stata riabilitata da Vittorio Sgarbi.
Gli accidiosi andrebbero abbandonati al loro svogliato destino esistenziale: quale pena può essere
peggiore di una vita indolente?
Assolverei invece la gola, piacere capitale e, al massimo, vizio veniale. Solidarizzo perciò con quei
cuochi e intellettuali francesi che – a quindici secoli di distanza – si apprestano a chiedere al Papa
di togliere questo presunto vizio dalla peccaminosa lista del suo predecessore Gregorio Magno. Se
l’ingordigia danna il corpo, la gola assolve l’anima .
Solo che oggi diventa sempre più complicato trovare la misura nel mangiare mentre i menù sono
sempre più obesi ma le diete sempre più anoressiche. Una volta, nell’Italia povera, per fare un
complimento ad un bambino si diceva:”Guarda che bello grasso”; adesso si rischia la denuncia per
ingiuria da parte della mamma.
Le diete hanno oramai la stessa cadenza degli oroscopi: quotidiana. Un “mitragliamento” lo ha
definito una esperta di nutrizione su “Repubblica”.
L’ultimissima raffica dagli Stati Uniti getta nello sconcerto e nello sconforto. Anche perché la
ricerca è seria ( Scuola di salute pubblica di Harvard) e la fonte altrettanto affidabile (il settimanale
americano Newsweek).
Per il nostro presunto bene, la nuova ricetta elimina in un colpo solo dalla tavola pane, pasta, riso e
patate! Più che una dieta, ricorda l’eutanasia.
E’ impossibile prenderla in considerazione. Il pane ci fa perfino pregare, dacci oggi il nostro pane
quotidiano. Il riso nutre e tiene in linea più di un miliardo di persone, per non parlare degli
edificanti “risi e bisi”. La pasta è il sole mediterraneo nel piatto. La patata non si mangia, si ama;
resta un’ancestrale assicurazione contro la fame: a Giuseppe Mazzini piaceva alla parmigiana.
Non bastasse, una valente studiosa italiana aggiunge adesso che anche cappuccino e brioche fanno
malissimo. Se i vizi sono questi, meglio l’inferno che l’astinenza.

VENERDI’ 17

La salute/2

I medici diffidano di noi giornalisti. Dicono che, tanto in televisione quanto sui giornali, si fa spesso
confusione tra divulgazione scientifica, pubblicità e notizie.
Il prof. V. Mirone, dell’università Federico II di Napoli, si diverte a citare a questo proposito il detto
di uno dei primi storici presidenti degli Stati Uniti. “La pubblicità – sosteneva Thomas Jefferson –
contiene le uniche verità affidabili di un giornale.”
Sotto accusa soprattutto i titoli che accenderebbero aspettative a buon mercato. I medici fanno
esempi presi dalla stampa.
“Rischio d’infarto dimezzato con più di 100 orgasmi all’anno.” “Basta un biscotto per salvare il
cuore.” “La virilità si salva con il nervo del malleolo.” “Se mangi pomodori eviti il cancro alla
prostata.” “La sanità inefficiente provoca 79 mila morti all’anno.”
Il timore medico è che la forzata semplificazione rovini il messaggio. E, più che altro, che finisca
per illudere un po’ tutti, a cominciare da chi ha problemi di salute.
Il recente congresso nazionale di urologia, organizzato a Treviso dal prof. G. Anselmo, ha utilmente
discusso di comunicazione prendendo ironico spunto, fra i tanti, anche da un falso-mito sessuale di
massa. Il pene allungato.

I professori del ramo hanno avvertito che il povero pene è vittima della “fanta-medicina”, in base
alla quale si otterrebbe il suo allungamento attraverso assurdi esercizi fisici e grotteschi apparecchi
non scientificamente testati. Citando i risultati di uno studio su 3.300 giovani maschi italiani, i
migliori specialisti a congresso hanno polemicamente concluso che l’”unica verità” in materia sta
semmai nelle misurazioni: “Lunghezza media (in flaccidità) 8,8 centimetri; lunghezza media (in
erezione) 12,8 centimetri.”
Stop, non ci sarebbe altro. Chi si accontenta gode.
Quanto al popolare “Viagra”, i medici hanno lamentato un doppio parossismo nella
comunicazione. Prima fase: il farmaco, presentato come “pillola dell’amore”, provoca un boom di
3,6 milioni di confezioni vendute in quattro mesi. Seconda fase: in seguito alla notizia di alcune
morti sospette dopo l’assunzione del farmaco, la pillola dell’amore diventa dalla mattina alla sera la
“pillola-killer”, spingendo l’opinione pubblica dal boom al rifiuto.
Soltanto in una terza fase, dopo una lunga e tenace campagna di informazione, il farmaco fu per
così dire riabilitato, riequilibrando finalmente il messaggio dei mass media. Il tema della salute, si
sa, è sempre a nervo scoperto.
Per fortuna, non tutti gli errori o le sviste di noi giornalisti fanno danni. A volte lasciano soltanto
sorridere, come nella titolazione di un giornale che annunciava testualmente:” L’incidenza dei
tumori alla prostata è in crescita tra le donne.”
Uno scoop mondiale.

SABATO 18

Dinastie

Gentilini I, Gentilini II, Gentilini III.

DOMENICA 19

Uomini

Una nota casa di moda ha destinato la sua collezione all’”uomo cangiante, iridescente, traslucido.”
Già che c’era, poteva mettergli anche le luci di posizione.

————— (La citazione)

Miriam Mafai da “Il grande freddo”, editore Mondadori 1992.
“Il test ebbe luogo il 16 luglio 1945. Quel giorno, al confine tra l’Arizona e il Nuovo Messico,
qualcuno notò sbalordito un fenomeno mai prima osservato, un bagliore chiaro e accecante come
se “il sole fosse sorto all’improvviso e all’improvviso fosse tramontato”. Quel sole era la bomba
atomica esplosa in via sperimentale ad Alamogordo, a 240 chilometri dal confine. Enrico Fermi,
principale artefice di quel successo, commentò soddisfatto:”Questa è grande fisica”. Robert
Oppenheimer, che civettava con le filosofie orientali, citò un verso del Bhagavadgita, la sacra
scrittura indù:” Ora sono diventato morte, il distruttore dei mondi”. Brainbridg, sbrigativo,
disse:”Adesso siamo tutti figli di puttana.”