2002 ottobre 29 Ministro Lunardi

2002 Ottobre 29 – Ministro Lunardi

Ministro contro Governatore. Lunardi contro Galan. Forza Italia contro Forza Italia. Roma contro
Nordest. Tunnel contro Passante. La più urgente e la più virtuale infrastruttura Ovest-Est d’Italia ne
ha viste nei decenni di tutti i colori, ma nessuno poteva prevedere che alla fine sarebbe diventata la
battaglia del Grande Buco del centrodestra veneto.
Il ministro in carica è un gran professionista del buco; ha sempre lavorato sui tunnel e sogna di
farne uno anche a Mestre. In realtà, sarebbe un tunnel scavato direttamente sotto la poltrona di
Galan, il presidente della Regione che sul Passante di aggiramento dell’attuale famigerata
Tangenziale ha posto la questione di fiducia.
Galan lo aveva anticipato a “Repubblica” lo scorso luglio: o il Passante apre il cantiere al massimo
a gennaio del 2004 o me ne vado, cade il governo di centrodestra del Veneto e si ritorna a votare nel
2003. Una catastrofe politica per Silvio Berlusconi dopo l’acida sconfitta alle recenti elezioni
amministrative di Verona e di Treviso.
Ma il ministro insiste. Un giorno, in conferenza stampa, aveva comunicato il suo rassegnato
obbedisco al Passante; oggi s’infila di nuovo nel suo amato tunnel. La lobby del buco si dimostra
potente al ministero delle Infrastrutture e, dalle parti del Monte Bianco, ci deve essere una
inoperosa Talpa d’acciaio che sarebbe pronta a scavare un’opera da 900 milioni di euro a carico
dello Stato. Una Talpa tuttavia in grado di scavare soltanto un tunnel a 4 corsie in totale e non a sei!
Una mezza opera insomma.
Alla faccia del promesso federalismo, il ministero va contro un governatore eletto con il 61,2 per
cento dei voti. Contro un voto quasi unanime del Consiglio regionale. Contro il Comune e la
Provincia di Venezia. Contro gli industriali. Contro le eterne attese delle categorie produttive
dell’intero Nordest, area con Lombardia e Baviera in testa alle classifiche di 15 Paesi europei per
ricchezza prodotta (Fonte:Eurostat/ Fondazione Nordest).
A dire il vero, Lunardi ha una talpa in Veneto, anche se istituzionale. E’ per il tunnel come lui anche
Enrico Cavaliere, giovane presidente del Consiglio regionale. Galeotto fu un viaggio in Norvegia,
che lo vide molto interessato a soluzioni tecniche nuove.
Politicamente parlando, la situazione diventa ancora più imbarazzante per la maggioranza di
centrodestra dal momento che Cavaliere è leghista, tradizionalmente vicino a Maroni. E’ per il
tunnel Cavaliere, a titolo personale a quanto risulta, non la Lega Nord in quanto tale, ma Lunardi e
Cavaliere finiscono per avere lo stesso bersaglio: il Passante e Galan, il quale non ha mai cambiato
idea e che su questa infrastruttura, dopo essersi giocato la campagna elettorale, si gioca ora carriera
e reputazione.
Il bello è che l’attuale gasata Tangenziale di Mestre, 50 milioni di veicoli all’anno con punte di 170
mila al giorno, avrà bisogno di più opere per smaltire il traffico. Prima il Passante, poi forse lo
stesso Tunnel senza escludere la sopraelevata per la quale si spese a suo tempo Massimo Cacciari,
capo dell’opposizione in regione ma oggi sul punto di lasciare per lanciare una nuova facoltà
universitaria a Milano.
Il Nordest assiste scandalizzato. Non ha capito bene perché tutto debba sempre ricominciare da
capo, ora dal Grande Buco di Lunardi.