2001 Marzo 5 …e il poeta/2

2001 Marzo 5 – …e il poeta/2

Il poeta russo Josif Brodskij, premio Nobel, andò a parlare agli studenti dell’università del Michigan,
negli Usa, dove aveva anche insegnato. Era il 1990: chiamò i ragazzi “giovani anime ragionevolmente
egoiste” e parlò seguendo gli appunti.

Non salì in cattedra, anzi mise le mani avanti: “Infischiatevene, se volete; restate dubbiosi, se dovete”.
Disse cose da custodire:

1)Compratevi un dizionario, che costa molto meno di una sola visita dallo psichiatra, cercate di
costruirvi un vocabolario e di trattarlo come trattereste il vostro conto corrente. Lo scopo non è di
diventare conservatori da salotto, ma di mettervi in grado di esprimere voi stessi. Se l’espressione
resta indietro rispetto all’esperienza, questo non fa bene alla psiche.

2)Cercate di essere buoni con i vostri genitori. Se dovete ribellarvi, ribellatevi a gente meno
vulnerabile. La ribellione ai propri genitori, anche se accompagnata da belle frasi del tipo “da voi non
accetterò nemmeno un centesimo”, è in sostanza una faccenda estremamente borghese.

3)Cercate di non fare troppo conto sui politici. Dovete contare sulla vostra cucina personale, cioè
preparavi a gestire il mondo in prima persona, almeno quella parte del mondo che è alla vostra portata.

4)Piuttosto che appartenere a un club, è molto meglio essere spintonati dalle moltitudini. Cecate di
essere modesti, di vestire di grigio: il mimetismo è la difesa dell’individualità, non la sua
capitolazione.

5)Cercate di sfuggire, ad ogni costo, alla tentazione di conferirvi il diploma di vittima. Fra tutte le
parti del corpo, quella su cui dovete esercitare la massima vigilanza è il vostro dito indice, perché ha
la mania di incolpare. Nel momento stesso in cui scaricate la colpa da qualche parte o su qualcuno,
minate la vostra volontà di cambiare le cose.

6)Voi siete nati – ed è già una mezza vittoria – e vivete in una democrazia, in questa stazione
intermedia, tra incubo e utopia. Il che significa, rispetto alle alternative, che un individuo trova meno
ostacoli sulla propria strada.

Il poeta Josif Brodskij citò un altro poeta, Robert Frost: “Il miglior modo per venirne fuori è passarci
in mezzo”. Parlava agli studenti del Michigan, Usa, ma gli studenti sono tutti uguali, ovunque.