1995 settembre 15 L’anello della discordia

1995 settembre 15 – L’anello della discordia

Nel solo Veneto le imprese che aderiscono alla Lega delle Cooperative, le cosiddette “coop rosse”,
occupano 12 mila persone e ne associano 150 mila con una produzione per 1400 miliardi. Un pezzo
importante dell’economia, nel suo momento di massimo radicamento sul territorio: di qualunque
colore, la cooperazione ha sempre avuto un plusvalore sociale e una grande tradizione.

L’inchiesta firmata dal procuratore Fortunati e da pm Nordio non può e non deve mettere in croce la
cooperazione. Scopro l’acqua calda, ma è meglio farlo nella Repubblica dei retropensieri. Fino a
prova inequivocabilmente contraria, noi non abbiamo mai diviso le inchieste con la patacca di destra
o di sinistra. Visto che non lo facemmo ieri, non lo faremo oggi né domani.

Da Di Pietro in poi ci siamo sempre attestati sul peso delle accuse, sul volume dei riscontri, sulla
capacità di provare le prime e di esibire i secondi. Altri metri di giustizia non conosciamo, se la legge
deve essere uguale per tutti e, soprattutto, se vogliamo tentare di tenere a bada il cancro della politica
celata sotto la toga.

Gli inquisiti di oggi guardano al pm Nordio come a un magistrato di destra che arma un teorema di
destra per colpire politicamente a sinistra. Se a suo tempo un Forlani non poteva non sapere della
corruzione, è doveroso verificare – con testimonianze e documenti – se Occhetto e D’Alema potessero
non sapere dei fondi neri.

Di sicuro Nordio ha lavorato sodo, dimostra di avere le idee chiare, tocca un nervo scoperto. Che
certe cooperative abbiano commesso reati societari è matematico, ma l’inchiesta punta al cuore di un
problema che è politico perché riguarda il finanziamento illecito dei partiti, in altre parole il Pds.

Qui si gioca la partita giudiziaria. Sapere di quale reato dovranno rispondere, se dovranno, le coop
rosse: in proprio o per conto di Botteghe Oscure? Nordio illumina un anello che le Coop negano
radicalmente esista.

Se rimane un’inchiesta, conosceremo la verità; se diventa una rissa politica, alla fine saremo
sommersi dall’ennesima polvere.