1993 marzo 29 Fogna a cielo aperto

1993 marzo 29 – Fogna a cielo aperto

Non esistono indizi che lasciano supporre la demenza di Giancarlo Caselli, dallo scorso gennaio
procuratore capo a Palermo per continuare il lavoro di Falcone e Borsellino. Se – scegliendo di non
archiviare – Caselli ha firmato le 259 pagine del dossier che accusa Giulio Andreotti, è più legittimo
immaginare almeno un’ombra grande come un macigno sul politico che ha incarnato l’idea stessa del
potere.
Ma nemmeno il super procuratore antimafia, Bruno Siclari, si sarebbe in queste ore precipitato a
Napoli se in ballo ci fossero soltanto le tangenti. Il punto è un altro; a Napoli come a Palermo, da
Andreotti a Gava, sullo sfondo della mafia quanto della camorra, si materializza in atti giudiziari la
notte più fonda della Repubblica. Vale a dire il sospetto che lo Stato e l’anti-Stato siano la stessa cosa.
Le tangenti mettono rabbia, voglia di mandare per sempre lontano dalla politica almeno 600/700
parlamentari e alcune migliaia di sfruttatori pubblici. Lo Stato che si confonde con la criminalità
organizzata semina in più angoscia, gronda sangue, liquida non soltanto un sistema ma azzera anche
le istituzioni.
Il fatto è che l’illegalità chiama illegalità. Quando rompi sistematicamente gli argini del lecito, la
soglia del malaffare si sposta per automatismo in avanti. Diventa cultura di governo.
Questo ceto di potere ha perso titolo di classe dirigente. E’indagato, dovrà badare ai processi penali.
L’Italia non può attendere le sentenze dei tribunali: non perché siamo un Paese di barbari, ma perché
ciò che sappiamo ci basta politicamente. La fogna è a cielo aperto.
Gli Andreotti e i Gava non sono pezzi di Dc: sono la Dc più ancora di quanto Craxi fosse il Psi.
Andreotti è Macchiavelli in acqua santa, la quintessenza del Palazzo, l’intelligenza curiale sempre in
bilico sull’inferno. Gava ha insegnato il doroteismo anche alla sinistra del partito, ha gestito la
clientela degli interessi, ha organizzato correnti come clan miscelando paternalismo veneto con
furberia napoletana.
Va in archivio il regime, non un partito, ma resta un mistero come Martinazzoli pensi di risparmiare
al secondo la fine del primo. In queste ore, si consumano anche gli errori della Chiesa fino a ieri
collaterale alla Dc mentre cercano approdo politico milioni di cattolici.