1993 febbraio 18 L’amministratore delegato della Fiat

1993 febbraio 18 – L’amministratore delegato della Fiat

L’amministratore delegato della Fiat ha affermato ieri a Roma: “Si sta ingenerando una sensazione
dello sfascio; quasi che ce ne sia voglia, quasi che lo sfascio sia una liberazione, non si capisce da
che cosa. E’ora di smetterla. Bisogna parlare anche della parte buona del Paese, dei milioni di italiani
che lavorano e che crescono i figli”.
E’ora di smetterla? Ma abbiamo appena cominciato, dott. Romiti. Nonostante mille indagati e 260
arresti, l’inchiesta giudiziaria non è ancora diventata riforma politica. Che va perseguita a tutti i costi
precisamente nel nome della “parte buona del Paese”, indignata soprattutto da una constatazione:
l’unico Stato davvero organizzato ed efficiente è quello del malaffare. Per il resto, che la gente si
arrangi, con i bollini, con le code, con il labirinto delle leggi, con i sacrifici richiesti in contemporanea
alla dilapidazione sistematica del denaro pubblico.
Non si è salvato nulla, nemmeno la solidarietà, nemmeno i programmi per la cooperazione, nemmeno
gli aiuti alla Somalia o ad altri disgraziati Paesi. Nessuno di noi ha mai pensato per un solo attimo
che in futuro la politica e il potere debbano sostituire Macchiavelli con il Vangelo. Ci basterebbe una
ruberia onesta, fisiologica, a misura d’uomo. E’troppo?