1991 dicembre 22 Il PSI e il primario. Lettere

Testata: GAZZETTINO
Edizione: PG
Pagina: 11
Data: 22/12/1991
Autore: Maurizio Dianese, Giorgio Lago
Tipo: LETTERE
Argomento: PARTITO SOCIALISTA ITALIANO, MESTRE OSPEDALI, MEDICI
Persone: PIOVESAN DINO – POLITICO PSI
Didascalia:
Descrizione:
Titolo: IL PSI E IL PRIMARIO – Lettere
di Giorgio Lago

Al Direttore Giorgio Lago Ai sensi della legge sulla stampa, in relazione agli articoli apparsi in prima
pagina nel Gazzettino di Venezia del 18 c.m., riguardanti un concorso di primario all’Ospedale Civile
di Mestre, La invito a precisare quanto segue: nessuna pressione, raccomandazione o suggerimento né
diretto né indiretto, è stato mai esercitato da singoli iscritti e tanto meno da organi del partito, vicini o
lontani, a questo o a quel leader politico, in favore di nessun candidato al posto di primario oggetto
degli articoli succitati. Ciò, oltre che per motivi di distinzioni di ruoli e competenze, perché sarebbe
risultato lesivo della serietà della commissione giudicante, nonché dei candidati. Questi ultimi, così
come la commissione, si tuteleranno, se lo riterranno, nelle sedi proprie. Per quanto riguarda il Psi,
oggetto di insinuazioni assolutamente gratuite e prive di ogni fondamento, proferite con inqualificabile
spirito prosecutorio e denigratorio, Le comunico di aver dato mandato ai legali di tutelarne l’immagine
nelle sedi giudiziarie appropriate, richiedendo una congrua cifra a risarcimento, da devolvere, credo
con piena soddisfazione anche del malevolo giornalista, per la cura ai malati di Aids. Colgo
l’occasione per esprimere a Lei, Signor Direttore, il rammarico più profondo per il persistere di
preconcette campagne ostili prive di oggettività nei confronti del Psi. Dino Piovesan (Segr. Prov.le
PsiVe) (m.d.) Qui uno di noi due mente, caro segretario provinciale del Psi. E visto che è impossibile
sia lei a dire le bugie, allora permetta che mi scusi pubblicamente per le menzogne scritte. È vero, non
ci sono state pressioni, né raccomandazioni e suggerimenti. Essendo dotato di poteri divinatori sono
riuscito ad indovinare, assieme a tutti i medici e gli infermieri dell’Umberto I, nessuno escluso, il nome
del vincitore del concorso. Un caso. Fortuna spudorata e niente più. Dirò di più, nego fermamente che
il suo partito come gli altri del resto sia uso raccomandare e far pressioni o elargire suggerimenti né
nelle Ulss né in altri posti pubblici e non. Dirò di più: non è che vero che il suo partito, come dicono in
giro le solite malelingue, si sia battuto qualche mese or sono per far nominare amministratore
straordinario dell’Ulss 36 un suo compagno di partito. Inoltre, è destituita di ogni fondamento anche
l’insinuazione che vuole il Comitato dei garanti composto da politici. Le Ulss sono governate da

manager al di sopra delle parti. È giusto che sappia. (g.l.) Secondo il segretario del Psi, i candidati
dovrebbero tutelarsi di fronte alle nostre affermazioni. Da che cosa poi non si capisce per niente;
dell’unico vero candidato, il dottor Pezzangora, abbiamo infatti scritto testualmente: «È il migliore dei
concorrenti… non c’è da discutere sull’abilità professionale del dottor Pezzangora che a Chioggia è
stato un ottimo primario… L’alta professionalità dimostrata dal dottor Pezzangora nel suo lavoro» gli
avrebbe consentito di vincere anche senza appoggi. La nostra preoccupazione era ed è un’altra, e cioè
il vizio partitocratico che fa diventare costume l’invadenza anche nel campo di accertare professionalità
e in settori di servizio ai cittadini, primo fra tutti quello della sanità. Un’ultima annotazione. Il
segretario del Psi ci accusa di campagne ostili e preconcette nei confronti del suo partito. Ebbene,
poiché a turno o contemporaneamente riceviamo le stesse contestazioni da parte di altri partiti, ci
conforta la speranza di stare dalla parte giusta. Che è quella dei lettori e della comunità civile.
dicembre 1991