1987 novembre 18 Regioni più forti

1987 novembre 18 – Regioni più forti

In Italia le Regioni non hanno mai avuto vita facile. Al decentramento pensavano anche Cavour e
Mazzini, ma l’unità era costata troppa fatica per rischiare di comprometterla. Il Fascismo non doveva
che guardare con sospetto a forme di delega del potere centrale. La Costituzione repubblicana optò per
le Regioni non senza la preoccupazione che l’istituto potesse favorire forme di strisciante separatismo o
perlomeno di autogoverno com’era accaduto con l’esperienza partigiana dell’Ossola. Ancora negli anni
‘60 c’era chi intravvedeva nelle Regioni persino una spartizione tra bianco e rosso. È segno di progresso
che le Regioni verifichino oggi i loro poteri sullo sfondo della crisi di molti strumenti istituzionali e
mentre la pubblica opinione amplia la richiesta di collegamento con quei poteri. «Accentramento e
libertà, accentramento e Stato rappresentativo, sono termini fra loro insanabilmente inconciliabili»
anticipava nel 1925 Silvio Trentin, voce del Veneto laico e riformista che riteneva il disfacimento delle
istituzioni liberali a contatto con la “raffica” fascista frutto anche dell’incapacità di aprire “il regime
egualitario-burocratico” ai “molteplici centri di coscienza locale”. Pur se nessuna equazione appare oggi
possibile con il passato, l’urgenza di uno Stato più diffuso sul territorio non arretra di un palmo l’unità,
semmai ne potenzia l’efficienza, dunque la credibilità di massa. La società complessa richiede risposte
flessibili, che soltanto il salto di qualità delle Regioni può assicurare dopo vent’anni di viaggio con il
foglio rosa. Senza autonomia finanziaria – avverte il prof. Benvenuti – non c’è autonomia reale. E
autonomia non significa assalto alla diligenza ma responsabilità, il senso maturo dell’arte di governare,
un maggior controllo dei cittadini. O, come nel caso del Nordest, la possibilità di armonizzare politica e
risorse di uno snodo d’Europa. Venezia può risultare in questi giorni un’affabulazione o una proposta.
Le Regioni non si contano, si pesano.

18 novembre 1987