1985 dicembre 24 Quali politici oggi

1985 dicembre 24 – Quali politici oggi

Non è serio dare per scontato che le Istituzioni di una Repubblica post-bellica e agricola debbano essere
riformate, ma lasciarle sclerotizzare in un Paese europeo e industrializzato.
Non è serio pretendere una Giustizia più efficiente e meno tentata dallo spirito di corporazione, quando
poco più di seimila giudici effettivi hanno a che fare con 60 milioni di abitanti, una criminalità
sofisticata, strutture pre-tecnologiche e codici Anni Trenta.
Non è serio ritenere sacrosanta la petizione della stragrande maggioranza degli studenti per un diritto
allo studio effettivo nei contenuti, mentre l’apparato dello Stato confessa tutta la sua impotenza a tenere
né il passo né tantomeno lo sprint dei giovani.
Non è serio affidare la Sanità e una riforma storica che va riformata essendo sfuggita di mano alle
migliori intenzioni, e perdere ancora tempo perché la cosiddetta volontà politica soffre di vertigini di
fronte ai grandi numeri della democrazia, dalla salute alo studio alla giustizia.
Non è serio accapigliarsi per una restituzione fiscale di 75 mila lire negli stessi giorni in cui, per soli
aumenti di tariffe, ogni famiglia viene a sapere che spenderà ottocentomila lire in più nel’86. — NO?
Non è serio che i partiti immaginino cosmiche strategie e dedichino metà del loro tempo alla bottega
degli schieramenti, se un Paese economicamente dinamico come il nostro avverte soltanto il bisogno
pragmatico di vedersi difeso nel lavoro dalla burocrazia e incentivato nella concorrenza al mondo.
Non è serio continuare ad emanare leggi tanto complicate che non solo allontanano il cittadino dallo
Stato ma lo espropriano del diritto a capire, così privilegiando il tecnicismo degli Azzeccagarbugli a
svantaggio della partecipazione.
Non è serio che i giornalisti continuino a finire in galera perché una legge li obbliga a testimoniare,
mentre la professione li obbliga a tacere sulle fonti d’informazione.
L’elenco potrebbe continuare, ma non sarebbe serio far coincidere la realtà italiana con i problemi che
si porta dentro come fossili nonostante la generale richiesta di modernizzazione. Che la nostra società
sia frammentata non è un freno; può essere una potenzialità. Il fatto è che la gente diffida e si separa
perché non conosce le regole o, meglio, sospetta che valgano soltanto le regole di chi tiene il banco.
Nel mondo del lavoro esiste più collaborazione; la vita è tornata ad essere più sicura; il flagello della
droga segna qualche regresso. Ma c’è ancora malessere e quando un branco di giovani lancia uova
marce a Pertini vuol dire che dobbiamo stare molto attenti, analizzare senza preconcetti anche i segni
che non ci piacciono.
Il buongoverno esige oggi politici molto più di servizio e molto meno di partito.
dicembre 1985