1982 settembre 27 Pagelle. I migliori Tricella e… Casarin

1982 settembre 27 – Pagelle. I migliori Tricella e… Casarin

VERONA
GARELLA 7,5 – É stato determinante nel bloccare il primo tempo sullo 0-0. É
stato due volte bravo su Platini, una volta bravissimo su Bettega, un’altra
eccezionale su Rossi. É vero, al 24’ lo ha salvato il palo; è anche vero che ha perso
alla fine due prese su Boniek, provocando in extremis il Rossi-gol. Ma nel
complesso la sua scheda è ampiamente positiva.
ODDI 6,5 – Marca talmente stretto Paolo Rossi da sembrare tutt’uno con lui. Lo
soffre soprattutto sugli scatti laterali. In fondo, Pablito gli è scappato in gol
soltanto a tempo scaduto.
MARANGON 6 – Discreto, non brillante su Marocchino. Una volta che il Verona
si apre in contropiede 5 contro 3, Gibì Fabbri in tribuna vede giungere il pallone al
suo ex-terzino del Vicenza d’altri tempi ed esclama: «Azione finita, troppo lento».
Marangon non se la prenda, anzi ne faccia tesoro.
VOLPATI 6 – Impossibile marcare Platini. Lo assorbe, soprattutto alla distanza.
SPINOSI 7 – L’immortale Spinosi toglie dalla partita la testa di Bettega, cioè
un’arma sicura della Juve.
TRICELLA 8 – Classe sicura. In bunker per mezza partita, più disteso nella
ripresa. Non a caso è suo il 2-0, battuto di prima, con secca precisione, come gli
consentono gli ottimi piedi. Si capisce perché vogliono far fare lo stopper a
Zmuda…
FANNA 7 – Mette abbastanza in apprensione Cabrini. Lo liquida infine andando a
scaraventare la vittoria (cioè l’1-0) tra Zoff e il palo destro di Zoff. Aveva ragione
il Trap a predicare in settimana che gli ex…
SACCHETTI 6- – Grande lavoro nei paraggi di Boniek, anche se un po’
pressappoco.
DI GENNARO 6+ – Il più tattico degli attaccanti. Gioca da anguilla, senza
posizione quindi pronto a molte posizioni. Giocatore che si vede poco ma che si
rende utile.
DIRCEU 6,5 – La Juve ha a lungo aggredito e lui sarebbe giocatore da iniziativa
più che da rinculo. Il gol di Fanno, servito da un suo pallonetto, segnala che cosa
può essere Dirceu: il sinistro che inventa, come il destro di Platini.
PENZO 6,5 – Se non stramazzasse al suolo con tutta la sua stazza al primo buffetto di
terzino, forse gli arbitri gli darebbero più retta quando è sincero. Mi riferisco alla
caduta in area, al 12’: Brio lo ha «lavorato» con il braccio sinistro, e poteva esserci il
rigore, ma anche Penzo spingeva su Brio e, soprattutto, quando cade sembra investito
da un bombardiere non da un collega. Insomma, mette il sospetto di simulare un po’.
E Casarin ha fatto lo gnorri.

JUVENTUS
ZOFF 6 – Battuto alla prima autentica conclusione del Verona, dopo un’ora piena
di partita. Il tiro di Fanna era molto violento e sparato diagonale da circa 12 metri:
eppure ho avuto l’impressione che Zoff sia stato colto di sorpresa, quasi che
s’attendesse da Fanna un passaggio al centro piuttosto che la staffilata. Fatto sta
che Zoff non è riuscito a chiudere il suo angolo destro e, nonostante abbia toccato,
si è arreso. Imparabile invece la volée di Tricella.
GENTILE 6,5 – Di Gennaro c’era e non c’era, il terzino ha trovato modo di
giocare spesso da mediano molto laterale destro. Non male a dire il vero, anche se
non gli è mai uscito il do di petto. Ha macinato.

CABRINI 6- – Fanna è giovane, scattante e pieno di sommerse ambizioni. Nei
panni di Cabrini, lo avremmo preso un po’ più sul serio, a tutto campo, come Oddi
con Rossi ad esempio. Partendo di lontano, Fanno ha avuto più spazio di quanto
probabilmente sperasse.
FURINO 6,5 – L’arte del galleggiamento a metà campo, sbirciando di tanto in
tanto a Dirceu. É tra i più concreti di questa Juve ancora a coriandoli.
BRIO 6,5 – In buona forma, patisce un attimo di sbandamento soltanto all’inizio
quando in area di rigore rischia molto smanacciando su Penzo.
SCIREA 6 – Sono perplesso nel giudicarlo. In una Juve si solisti e di istinto
offensivo, questo grande libero nato per fare gioco dovrebbe (soprattutto in
trasferta) chiudere più del solito dalle parti di Zoff. La Juve sta prendendo troppi
gol…
MAROCCHINO 5,5 – Rotola dalle retrovie scavalcando a cross o provando la
conclusione dai 20-25 metri.
BONIEK 6 – Va in campo ricuperando la salute muscolare soltanto all’ultimissimo
provino. Abbastanza monocorde nel percuotere a rete da tutte le posizioni, ma in
fondo è uno dei pochi che «vedono» la porta avversaria: tanto per dire, è suo il
palo del primo tempo a portiere battuto e il tiro che porta al gol di Rossi. «Ma è
discontinuo» mi dice Gibì Fabbri, in ciò concordando con la tesi di Trapattoni.
ROSSI 6 – Sembra imbottigliato al centro da una manovra di non rapidissimi
scambi, eccezione fatta per Platini. Lotta contro un Oddi accanito e appiccicoso
come un amante.
PLATINI 7- – Il migliore della Juve, il più raffinato in campo anche se (gli capita
spesso) mi sembra sbiadire sul lungo sforzo.
BETTEGA 5 – Spinosi gli
impedisce
eccessivamente in zona-Rossi.
PAGELLA ARBITRO 8 – Semplifica una partita scorbutica. Sull’impatto Brio –
Penzo inutile attardarsi: gli episodio chiari escludono colpa.

il gioco alto. E poi s’intruppa