1980 dicembre 12 Quando la pazienza è un gran regalo

1980 dicembre 12 – Quando la pazienza è un gran regalo

Venanzio Ortis nasce in Carnia, studia scienze forensi, fa il mezzofondo: in tutto
quello che è e che fa c’è un’impronta di bosco. Ha un modo delicato di parlare; anche
quando sorride, cela un turbamento.
In questo senso mi ricorda Sara Simeoni, tipi di atleti verso i quali vorresti spogliarti
del mestiere di giornalista. E farne occasione di amicizia.
A un campione così, come Venanzio Ortis, che è stato grandissimo e che, a 25 anni,
prova a ridiventarlo, un pubblico, una società, l’atletica non possono negargli il più
umile dei regali: la pazienza.
Perché è questo che in fondo chiede Ortis; di poter seguire un suo invisibile,
personalissimo filo agonistico. Un circuito di prove tutte sue, non la sequela
spersonalizzata del calendario, delle campestri, delle corse obbligatorie.
Il tentativo di Venanzio Ortis è serio, perché l’uomo Ortis è serio. Un giorno, se
riemergerà da un lungo periodo di tante iatture fisiche, l’atletica ringrazierà lui e lui
ringrazierà Udine, che l’avrà saputo attendere senza fargli pressing.