1975 gennaio 7 La zazzera di Pierino e il berretto di Gustavo

1975 gennaio 7 – La zazzera di Pierino e il berretto di Gustavo

Guardate Gros e Thoeni ripresi dallo stesso fotografo alla stessa
porta dello slalom di Garmisch.
Gros ha gli occhi puntati del falco. I capelli sono una zazzera
scompigliata, roba che non ci rimetta mezzo centesimo di
secondo. Tutta la sua faccia, sopra quel maglione girocollo, porta
dipinta una sola voluttà, esser primo, migliore, battere gli altri
prima ancora di vincere.
Thoeni tiene il berretto, gli occhiali. L’aria scivola addosso a un
atleta che espone di sé soltanto la bocca, aperta, che ti sembra
sentirgli uscire le rare parole di sempre, nasali. Thoeni è la
compostezza. Un manager della neve, uno che potrebbe arrivare
sotto lo striscione d’arrivo con la 24 ore.
Gros e Thoeni sono due assi che è molto bello aver per
connazionali anche se uno è nato quasi in Francia e l’altro quasi in
Svizzera. Ma, da un punto di vista teatrale, la loro qualità migliore
sta nell’essere due attori talmente diversi da far coppia e antitesi
insieme, come Bartali e Coppi, come Fangio e Ascari.
Pierino e Gustavo sono il caldo e il freddo, l’urlo e il sincopato,
l’istinto e la ragione. Senza saperlo, quando scivolano sulla neve
lasciano traccia di tipi d’uomo oltre che di campioni.