1967 gennaio 9 15 Viani: “Don Luis non si tocca!”

1967 gennaio 9-15 (Supersport)

Viani: “Don Luis non si tocca!”

Gipo Viani si è fatto diplomatico, cauto. Non vorrebbe dir nulla di nulla. Ogni volta che, dall’alto
del suoi anni di D.T. rossonero, si è permesso di aprir bocca sul Milan, è scoppiata la bagarre. Non
vuole correre gli stessi rischi con il Bologna. Tanto più che conserva, a questo proposito, un ricordo
che è peggio di un ammonimento. Fu all’inizio dello scorso campionato, quando Manlio Scopigno
gli lanciò l’idea di affiancarlo come general manager rossoblù: un « filosofo » in panchina ed una «
volpe » al vertice. L’operazione, interessante e positiva sotto molti aspetti, aveva convinto Goldoni,
ma una fuga di notizie intempestiva, a poche ore dalla firma ufficiale dell’accordo definitivo,
scatenò la resistenza di elementi che si ritenevano direttamente sabotati. L’operazione fallì: Viani
non andò Bologna e Manilo Scopigno pagò più tardi con la panchina anche questa « colpa ».
« Nessuno ci ha pensato, — mi disse proprio qualche giorno fa Scopigno — ma io fui cacciato da
Bologna praticamente per due ragioni: perché non avevo gradito l’acquisto di Micelli e per l’affare-
Viani. Alla fine del campionato Micelli… fu venduto e adesso, con un anno di ritardo, il Bologna
ha assunto Viani! Mi hanno dato ragione… con un anno di ritardo! Meglio tardi che… ».

Con un anno di ritardo dunque sulla precedente operazione, Viani è stato assunto dal Bologna.
L’incarico ufficiale che è stato attribuito dal comunicato della società è la « cura del vivaio », per un
potenziamento a vasto raggio, spaziale e temporale. Secondo lo stesso comunicato, la prima
squadra, Viani, non dovrebbe nemmeno vederla dal bordi del campo. E in verità, la discrezione di
Viani e le sue domenicali permanenze a Nervesa sembrano confermare questo indirizzo. Perché
allora la gente non ci crede? Perchè dietro le quinte della crisi rossoblù, ci si aspetta sempre di veder
sbucar fuori, da un momento all’altro, la sagoma del vecchio ras? La prima ragione sta nella
personalità di Viani: lo scetticismo della gente nasce proprio qui. E’ difficile infatti pensare che il
rientro nel « grande giro » significhi per Viani soltanto… vivaio. Difficile per tutti fuorché, stando a
quanto mi ha dichiarato, per lui. « Io sono un volubile, — ha detto il Gipo — le cose ad un certo
punto mi stancano: ho fatto il giocatore, l’allenatore, il direttore sportivo, il direttore tecnico: questa
di addetto all’organizzazione dei settori giovanili di una grande squadra, era l’unica cosa che mi
mancava. E’ un’attività che mi interessa molto… ». « Sì, ma la gente è convinta che ci sia un’attività
che la interessa di più e che, oltretutto, interesserebbe di più Bologna… di questo momento… ».
« Chi me lo fa fare di assumermi certe responsabilità? A parte questa considerazione opportunistica,
c’è Carniglia! ». « Si era già parlato di Viani-Ballacci e di Carniglia negli… Stati Uniti ». « Storie
inventate da qualcuno: la posizione di Carniglia è molto, molto solida. E’ stimato e appoggiato. Non
bisogna dimenticare infatti che Carniglia è uno dei pochissimi allenatori che sono disposti a fare gli
interessi della società: chi pensa che sia in pericolo, sbaglia ». « Quanto ai suoi rapporti con
Carniglia, non erano tenerissimi dopo il divorzio milanista? ». « No. Io e Carniglia siamo sempre
andati d’accordissimo: è stato il presidente Riva che ha cercato di seminare zizzania tra noi due, ma
si vede che non c’è riuscito, perchè con Luis mi vedo spesso e siamo in ottimi rapporti ». « A
proposito di rapporti, con il suo arrivo a Bologna, sembrava che dovessero essere tesi anche quelli
con Montanari… ». « Montanari si è adeguato alla situazione: ognuno fa il suo lavoro senza
interferire. Al Bologna c’è posto per tutti! ». « D’accordo, Gipo, ma fino a quando? » E a questo
punto Viani si è fatto segreto. Non una Sillaba in più. A sentir lui, Carniglia sarebbe in una botte di
ferro. Forse mente; forse, perchè no?, dice proprio la verità: in fondo, che Ballacci prenda il posto di
Carniglia è assurdo e ingiusto. La gente non pensava a questo: la gente pensava a Viani. Pensava

che, prima o poi, adesso o a fine campionato, sarebbe ancora una volta finito in panchina. Quella
vera, non quella dei bambini. Per questa operazione, non è necessario che Carniglia emigri. No?
Dati gli eccellenti rapporti confessati da Viani, la coppia imminente potrebbe proprio essere Viani-
Carniglia. Forse Gipo ha detto la verità più elementare. Forse…