1966 ottobre 3 Pestaggio a Mosca
1966 ottobre 3 (Supersport)
Pestaggio a Mosca?
« Per mesi ci hanno gonfiato la testa con questo calcio atletico: adesso lo hanno avuto! Spero che
non si lamenteranno! ». Cosi Angelo Moratti, venti minuti dopo la notturna di San Siro,
rispondendo a chi gli faceva velatamente notare che l’Inter aveva contenuto la Torpedo con un
massiccio, generale, pesante contrasto, uomo a uomo. Era comunque una battuta ad « uso interno »,
perché il presidente nerazzurro ancora non conosceva le reazioni « esterne », cioè quelle dei russi. E
le reazioni-tipo sono state quelle di Marienkov e di Voronin. Marienkov: « L’Inter non è stata
gentile e l’arbitro meno ancora! ». Voronin: « L’Inter non ha self-control, a Mosca non l’avremo noi:
qui hanno picchiato loro, in Russia, se permettete, picchieremo noi! Sorry! ». Non sono minacce
sotto la doccia. Sono dichiarazioni del giorno dopo. E Voronin è l’« intellighenzia » della squadra.
Date le premesse quindi, sembra che pestaggio ci sarà e duro anche. Riuscirà un’Inter con le
caviglie viola a difendere il gol di San Siro? Credo che allo Stadio Lenin di Mosca, più di una
inarcatura, più della scelta di un uomo, sarà proprio l’aspetto « disciplinare » della partita ad essere
alla fine decisivo. Con l’uno a zero della prima manche, parecchie crepe, come era logico attendersi,
sono aperte tra Inter e Torpedo, ma già prima che i giocatori scendessero in campo, già il giorno
dello sciagurato sorteggio, erano lievi le premesse per un… terzo assedio a Mosca. Dopo
Napoleone e Hitler… Helenio Herrera!