2000 Proprio come trent’anni fa quando Novella stupì il mondo

2000 – Proprio come trent’anni fa quando Novella stupì il mondo

Voglio proprio vedere come se la caveranno oggi i giornali nel far stare in pagina i
titoli con un nome e cognome, Massimiliano Rosolino, lunghi più di una virata.
Servirebbero almeno dodici colonne, anche perché i tecnici assicurano che il suo
argento vale oro per noi.
Degli americani e degli australiani si dice che sono “squali”; di noi che abbiamo
scoperto un “talento”. Con 7456 chilometri di Coste, potremmo aspirare a qualche
Rosolino in più, erede a suo modo di Novella Calligaris a quasi trent’anni di distanza.
Ricordo come fosse ieri quei 400 d’argento, frutto di classe, lavoro e carattere. Bella,
essenziale, dominante più di un maschio, alle Olimpiadi di Monaco Novella faceva le
corna meglio di Totò, le boccacce quanto la prima Madonna Ciccone e provocava i
giornalisti.
Se l’immenso Mark Spitz era arrogante come la sua California, la Calligaris era
semplicemente se stessa, colpo su colpo, battuta su battuta. A quei tempi, si
raccontava a Padova che il preparatore, Bubi Dannerlein, la allenasse anche sugli 800
per gustarsi almeno 11 minuti di silenzio.
Al confronto delle nuotatrici dell’Est, pre-fabbricate a Lipsia, lei sembrava una
ballerina del Bolscioi, così vera, umana da confessare nervosa: “Mi sono arrivate le
mestruazioni proprio ora”. Non so cosa sia arrivato a Rosolino, ma alla fine l’ho visto
ridere come l’indimenticabile Novella.