1996 gennaio 30 Un appello al mondo

1996 gennaio 30 – Un appello al mondo

È una tragedia veneziana, italiana, del mondo. Una tragedia della città, della cultura, della sensibilità.
Con la Fenice, è bruciato qualcosa anche in noi, qualcosa di inesprimibile, si può provare dolore anche
quando va in cenere un pezzo importante della nostra storia, della nostra memoria, della nostra arte.
Diranno gli esperti, se lo diranno, perché è accaduto. Ma mentre le fiamme si levano ancora alte sul cielo
di una Venezia angosciata, bisogna già dire a voce alta che la Fenice dovrà essere ricostruita. Come
prima, il più in fretta possibile. È impensabile che Venezia ce la faccia da sola in un’impresa di tale
portata. Ma Venezia è anche la città più amata, il segno di una civiltà irripetibile. Siamo sicuri che
Venezia riuscirà a raccogliere l’amore che ha sempre raccolto nel mondo, senza distinzioni di latitudini.
Noi del Gazzettino pensiamo che tutti i mass media d’Italia, ciascuno per la loro parte, sapranno
trasferire, in Italia e all’estero, un grande appello di solidarietà artistica e civile. Qui servirà forse una
grande sottoscrizione, insieme nazionale e internazionale, per restituire a Venezia ciò che il fuoco le ha
tolto in una notte di gennaio. Il giornale che quasi cento e dieci anni fa nacque a Venezia è sicuro che
questo accadrà.

30 gennaio 1996