1984 agosto 31 Linotype addio

1984 agosto 31 – Linotype addio
La prima volta accade il 7 dicembre scorso: da quella sera, giorno dopo giorno, è cambiato il sistema di
composizione del «Gazzettino». E oggi abbiamo stampato il primo numero del nostro giornale
interamente fotocomposto «a freddo» come si dice in gergo tecnologico. «A caldo» con il piombo fuso
a più di duecento gradi, non è più rimasta nemmeno una riga.
E’ il caso di dirlo, dopo 97 anni voltiamo pagina. Nella grande tradizione di un giornale speculare alle
Tre Venezie, che per quasi un secolo ha camminato con la vita la storia, i dubbi e le speranze di tre
Regioni, pochi mesi sono bastati a portare a termine una trasformazione che è tecnica e culturale.
Oggi la fotocomposizione e il computer, domani la nuovissima rotativa e i programmi di sviluppo, sono
la traduzione fedele di un giornale che cammina, si rinnova, cresce stabilmente nel consenso dei lettori.
Unici destinatari questi ultimi del nostro impegno imprenditoriale, professionale e tipografico.
La tradizione è un albero tarlato se non allunga la propria ombra sul domani. Perciò questo primo
numero di aggiornata tecnologia ha per noi e per gli 846 mila nostri lettori un significato storico,
particolarmente ottimista. Il giornale che il cadorino Gianpietro Talamini fece uscire per la prima volta
il venti marzo del 1887 guarda all’avvenire con tutti i mezzi dell’avvenire. Il suo passato non è un
freno, soltanto un ineffabile patrimonio di testata.
Il computer c’insegna a raccontare la realtà d’ogni giorno in maniera più dinamica, efficiente. Forse
non cambia soltanto il prodotto; cambiano un po’ anche noi stessi, tutti figli di una mutazione che la
scienza traduce in lavoro. Quando diciamo «Addio linotype» sembriamo preda di qualche romantica
nostalgia: no, addio cara linotype a ciglio asciutto. Soprattutto per un giornalista, l’oggi è già domani.

agosto 1984