1968 febbraio 17 Tuttosport Carraro: Milan tranquillo e sereno

1968 febbraio 17

Promesso ai rossoneri il maggior premio stagionale
Carraro: Milan tranquillo e sereno

MILANO, 16 febbraio
I derbies sono centocinquanta. Ma quello di domenica sarà soltanto il secondo di Franco Carraro,
presidente del Milan, il più giovane presidente d’Italia. A quarantotto ore dallo spettacolare match,
gli abbiamo rivolto, nella sede di Via Turati, alcune domande « presidenziali ».

« A noi sembra che con l’Inter abbiate impostato una politica di coesistenza pacifica: è casuale

questa impressione o fa parte di una scelta consapevole? »

« A me non sembra che ci sia una coesistenza pacifica con l’Inter! Vi è anzi una accesa rivalità,
in quanto Milan e Inter, oltre ad essere concorrenti cittadine, sono anche da molto tempo vedettes e
protagoniste del campionato. La rivalità, in tutti i casi, si limita al piano sportivo e non è forse
cattiva, però esiste ».

« Moratti, in carica da più di dieci anni, è stato definito “presidentissimo”. Lei è quasi un neofita:

è stato difficile, per lei, questa improvvisa responsabilizzazione nel Milan? ».

« Moratti è un grande presidente, perché ha grande esperienza e perché ha saputo conquistare
con la squadra molti allori. Io ho molte cose da imparare nella direzione di una società sportiva. Mi
è stata utile la scuola di mio padre, l’esperienza di qualche anno come consigliere e oggi, nello
svolgimento dei miei compiti, la collaborazione preziosa del Consiglio Direttivo, di Passalacqua e
di Rocco ».

« Si è parlato spesso della campagna-acquisti dell’Inter, per sottolinearne certe incongruenze di
applicazione. Anche il Milan del derby sconfessa però il suo acquisto numero uno: Golin, valutato
oltre duecento milioni. Cosa può dire in proposito? »

« Io ovviamente non desidero giudicare ciò che ha fatto l’Inter, ma mi limito ad osservare che è
molto facile la critica a posteriori, quando le cose non sono andate bene anche per coincidenze
negative. Per quanto riguarda Golin, debbo dire che rifarei l’acquisto. Si tratta di un giocatore
giovanissimo, con notevoli mezzi: il fatto che abbia tardato più del previsto ad ambientarsi in una
importante squadra di A che ha bisogno di risultati, sempre, non toglie nulla alle sue qualità
tecniche e morali ».

« Il Campionato non è finito, ma il Milan ha già una impostazione di base per il prossimo

anno? »
« La nostra attività ha due direzioni. La prima è il vivaio, la meno appariscente ma la più
importante: su questo fronte siamo impegnatissimi ed in espansione per il reclutamento. Quanto alla
prima squadra, si può migliorarla, per quanto francamente pensi che non ci sia molto da cambiare
nell’attuale Milan ».

« Il record di incasso del Milan per un derby sono i 137 milioni del ’66: se saranno superati o
sfiorati, se è vero, come è vero, che a San Siro saranno presenti come non mai Clubs milanisti di
tutta Italia, Sicilia compresa, che significato attribuirà a tutto ciò? »

« Se, come sembra, faremo un grande incasso, prima di tutto vorrà dire che il calcio è in costante
aumento di interesse presso l’opinione pubblica, derby a parte. Quanto ai Clubs, non dimentichiamo
che sono sorti dal ’63 in poi, cioè nel periodo di minori successi: se c’era autentica passione allora,
figuriamoci adesso che esiste fiducia vera nella squadra ».

« Che cosa significa, in termini concreti, l’espressione “contratto a vita del Milan per Rocco”? »

« Tra Rocco e il Consiglio Direttivo, l’Amministrazione, e particolarmente con me, si è
instaurato un clima di reciproca stima, fiducia e intesa completa. Conseguentemente, tempo fa,
parlando a Rocco, gli ho detto che sarebbe stato lui a stabilire il giorno in cui non avrebbe più avuto
l’entusiasmo necessario per dirigere il Milan. Penso infatti che sia una ragione di questo genere che
possa creare una separazione fra il Milan e Rocco. L’entusiasmo di Rocco d’altra parte è talmente
forte e prorompente che mi fa sperare che duri molto a lungo, a vantaggio della società ».

« La nuova strutturazione da società sportiva in S.p.A., ha mutato qualcosa soprattutto in

relazione ai rapporti con i giocatori? »

« No. Il Milan già da parecchi anni si conduceva così, in maniera economica e anche
formalmente regolare, quindi la S.p.A. non ha cambiato nulla. Certi formalismi della S.p.A. erano
già in vigore prima, tant’è vero che noi abbiamo sempre denunciato gli emolumenti dei giocatori per
intero ».

« Ha fissato un premio speciale per il derby? »
« Ogni partita ha un suo premio, quindi anche il derby. Il premio è condizionato da noi al posto
in classifica del Milan e all’importanza dell’avversario. Questa importanza noi la stabiliamo in una
speciale tabella prima dell’inizio del Campionato: in questa tabella l’Inter occupa sempre il primo
posto! » (In classifica il Milan è primo e nella tabella l’Inter è prima: il premio sarà quindi il più alto
della stagione: n.d.r. Quando glielo facciamo notare, Carraro sorride, ma tace).

« A due giorni dal derby, può fare un bilancio parziale dell’anno? »

« Questa stagione a mio avviso è fortunata per la squadra. Perchè è riuscita a neutralizzare la
mancanza di Santin, giocando bene, con un grande spirito. Stagione favorevole anche perchè chi
vince di solito è osteggiato, mentre noi godiamo di una certa benevolenza: questa simpatia
dell’opinione pubblica nei nostri confronti è dovuta forse al fatto che negli anni passati abbiamo
sopportato dignitosamente le avversità. Inoltre è un campionato pulito: la gente ha la sensazione che
le cose avvengano alla luce del sole. La stessa reazione unanime e decisa alle voci scandalistiche
messe in giro nei nostri confronti è sintomatica in questo senso. In questa cornice si inserisce un
altro discorso: il Milan è assolutamente tranquillo e sereno, perchè non si è mai scordato di essere sì
partito per un campionato all’altezza delle sue tradizioni, ma di aver potuto contare su un
rendimento dei giocatori sicuramente superiore al previsto. Quindi non siamo mai preda nè di
esaltazione nè di orgasmo: proprio con l’Inter iniziamo l’ultimo terzo del campionato, che sarà lungo
e difficile. Non ci illudiamo, ma non perderemo la testa »

Franco Carraro sarà domani a colazione con Rocco e i giocatori nel ritiro di Milanello. Oggi
Rocco ha diretto l’ultimo allenamento, durato settanta minuti esatti. Dopo una fase di
preriscaldamento con palla, il paron ha curato schemi e tiro degli attaccanti, mentre Bergamasco e
Maldini impegnavano portieri e difesa sul gioco alto. Domattina ci sarà un supplemento riservato a
Schnellinger e Prati. Rocco ha detto soltanto: « C’è nel pubblico una morbosa attesa, ma l’assillo di
dover vincere non è producente. Occorre calma: quella che fortunatamente noi qui abbiamo, ma che
dovrebbe avere anche il pubblico ».