1967 novembre 25 Rivera supergaranzia

I rossoneri oggi a Vicenza (Mora e Prati alle ali)

Rivera supergaranzia d’un MILAN che vola

MILANO, 24 novembre.
Nereo Rocco è a Trieste. Di ritorno da Gyoer ha sistemato tutto ed è partito per il Veneto.

Domani pomeriggio, all’hotel Jolly di Vicenza, raggiungerà il Milan.

Poi, subito dopo… Arturo Silvestri che ventiquattro ore fa ha dichiarato «Solo il Milan può
vincere lo scudetto», ma che, fra ventiquattro ore, rinuncerebbe al premio-partita e forse a qualcosa
di più per riuscire a battere il Milan che lo bruciò in un anno di transizione.

Il momento del Milan è sintetizzabile senza difficoltà. Elementi positivi: gli incassi sono in
aumento rispetto all’anno scorso; i tifosi seguono la squadra come non succedeva da almeno due
anni; gli orzanizzati si moltiplicano e proprio domenica mattina a Vicenza ci sarà (delegato della
società il dottor Romeo Artes) un raduno di tutti i Milan-Club del Veneto. Questo sul piano della
pubblica opinione. Quanto alla squadra, è imminente la disponibilità di un jolly difensivo come
Santin che ha proprio in questi giorni finito le cure dei fanghi; c’è sempre la maggiore infiltrazione
nella rosa di elementi giovani e ambiziosi come Prati, come Rognoni, come Scala e questo fatto è
molto significativo dal momento che Rocco ha sempre respinto l’accusa di trascurare i giovani per
affezionarsi eternamente a vecchie cariatidi; c’è un blocco difensivo che si coagula ogni domenica
di più; c’è un Lodetti che, se imparasse a memoria la posizione tenuta a Gyoer, avrebbe risolto
quasi il novanta per cento delle ansie dell’allenatore per il centro campo. C’è tuto questo, ma c’è
soprattutto… Gianni Rivera!

L’anno scorso, se non c’era lui, il Milan avrebbe lottato per la retrocessione, gol decisivi e
inventati alla mano. Quest’anno la forma di Rivera si sta ripetendo con la differenza che si innesta
in un «troncone», come lo chiama Rocco e non in una squadra sfiaccata da sfasature profonde.
Ricordiamo quanto ci disse, dopo due partite di campionato, il capitano del Milan: «Io di

solito vado in forma alla fine di ottobre», ed ha mantenuto la previsione. Hidegkuti, in Ungheria è
uscito in frase di incondizionata ammirazione nei suoi confronti, ma Rivera fa finta di non sentire.

Il Rivera di Gyoer, che pure ha sbagliato qualcosa, ha impressionato oltre che per la qualità
(il passaggio del secondo gol è da cineteca), anche per la quantità del gioco, superiore senza dubbio
a quella di chiunque altro. Ne risentirà a Vicenza?

È questo un interrogativo, proprio perchè ricordiamo che l’anno scorso, sempre a Vicenza e
senza Coppa infrasettimanale, Rivera giocò una partita strepitosa, da dieci in pagella, con sui
giornali titoli cubitali come «Rivera da nazionale». Sotto il cielo… azzurro non cambia mai nulla,
evidentemente.

Rivera, dicevamo, è la sintesi degli elementi positivi del Milan, che in questo momento ha
incognite solo offensive (logorio fisico-tattico del vecchio Kurt Hamrin), ma che sembra poterle
superare (comprese eventuali defaillance di Angelo Sormani) con Prati e Rognoni, entrambi
collaudati in Coppa, a Sofia ed a Gyoer.
A Vicenza la formazione sarà: Belli; Anquilletti Schnellinger; Rosato Malatrasi Trapattoni;

Mora Lodetti Sormani Rivera Prati. Può essere che Rocco inverta i numeri sette-undici, od
addirittura sette-undici-nove per creare imbarazzo iniziale a Silvestri. In ogni caso la prova più
attesa è quella di Bruno Mora che, per uscire da un certo limbo e resistere alla concorrenza dei
giovani, ha bisogno di dimostrare, oltre alla consueta intelligenza ed esperienza, anche un peso
effettivo maggiore, che convinca completamente Rocco e la… sua «commissione interna»,
organismo importante nell’equilibrio del Milan.

Rocco ha sempre detto infatti: «Mi son tranquillo quando lo spogliatoio è tranquillo». Per la

stessa ragione, e nonostante pressioni esterne contrarie, l’allenatore ha sempre tenuto fermo il posto
di Trapattoni:
«Scala non è ancora diligente e disciplinato come il Trap, che è gradito da tutti i compagni.

Io vorrei dare respiro a qualcuno del troncone che tira la carretta da tre mesi, ma debbo tener
conto anche di queste cose».

Mora e Prati dunque a Vicenza. Prati, pur non avendo scatto eccezionale in progressione, ha
un tiro di rara potenza con entrambi i piedi, ed un coraggio altrettanto raro per i tempi che corrono.

Oggi pomeriggio i giocatori del Milan si sono allenati per un’ora circa agli ordini di
Bergamasco, vice-Rocco, e Cesare Maldini. L’elenco dei convocati è questo: Belli, Cudicini,
Anquilletti, Schnellinger, Scala, Trapattoni, Malatrasi, Rosato, Hamrin, Mora, Baveni, Lodetti,
Sormani, Rivera, Prati, Rognoni. Tutti questi giocatori partiranno in treno per Vicenza domani alle
ore 13,20, e giungeranno nella città veneta alle 15,42.