1967 novembre 27 I giovani conquistano il pareggio per il Milan

1967 novembre 27

A Vicenza, due gol di Prati, rigore parato da Belli: 2-2

I giovani conquistano il pareggio per il Milan

VICENZA, 26 novembre
Non è esistito un attimo di noia, un minuto di relax. Mai, nemmeno sul due a due, quando
mancavano venti minuti alla fine della partita, Milan e Vicenza hanno smesso di giocare come
accade spesso, troppo spesso, quando i tecnici si accontentano di vivere alla giornata. Nereo
Rocco e Arturo Silvestri, una per una ragione, uno per l’altra, volevano fortemente la vittoria.
Le squadre in campo l’hanno dimostrato abbondantemente, attaccando a ripetizione, con un
ritmo sostenuto, con una combattività che si esprimeva in contrasti tutti al limite, spesso
rabbiosi, anche se complessivamente corretti.

Sul due a due dicevamo, raggiunto in settanta minuti di estrema incertezza, sono accaduti due
episodi che nel giro di quattro minuti avrebbero potuto dare la vittoria prima al Milan e quindi al
Vicenza! Al 34′ infatti il libero Carantini, salvava sulla linea di porta un colpo di testa di Prati e
quattro minuti dopo il portiere-rivelazione Belli parava un violento tiro del rigorista vicentino Bobo
Gori. Annullate in maniera diversa queste due situazioni-limite, il risultato poteva considerarsi
finalmente chiuso per l’ottimo arbitro Monti.

Abbiamo fatto il nome di Piero Prati e di Bobo Gori: non li abbiamo fatti a caso. Prati e Gori
infatti sono stati, pur con sostanziali differenze, i due protagonisti della partita. Quattro gol, un
salvataggio un rigore: in tutti e sei gli episodi c’è il loro nome con un peso decisivo.

Gori, bruciato due volte Trapattoni con due tocchi sensazionali, ha fatto i due cross dai quali
sono nati i due gol del Vicenza; Prati ha segnato i due gol del Milan! Non basta; Prati ha colpito di
testa e Carantini ha salvato sulla linea il match-ball del Milan; Bobo Gori… si è fatto parare il
violento tiro a mezza altezza di un Belli-ultrasonico.

Nel carnet dei due giovani protagonisti è questo, di Gori, l’unico neo. Ma è colpa? Sì, un rigore
dovrebbe essere sempre gol, ma nel giudizio non va trascurato che l’intervento di Belli è stato
eccezionale. Non sappiamo onestamente quanti portieri avrebbero cambiato marcia (da sinistra a
destra) con tanta disinvolta e fulminea rapidità. La gente si chiedeva: « Perchè ha tirato Gori e non
Vinicio?». Ma Gori aveva sempre tirato i rigori del Vicenza e non aveva mai sbagliato. Alla fine ci
diceva, con le lacrime negli occhi e la voce rotta dai pianto: « E’ la prima volta che non segno su
rigore: mi dispiace! ».

Gori non era l’unico a piangere alla fine. Piangeva anche Rosato per l’autorete del due la due. Ma
avrebbe dovuto piangere, a nostro avviso, anche Nereo Rocco che ha nettamente subito le iniziative
tattiche di Arturo Silvestri e che ha costretto il Milan, contro le stesse convinzioni dei suoi
giocatori, a stare novanta minuti in campo con una disposizione apparsa perlomeno strana a tutti e
soprattutto controproducente. Che cosa era accaduto infatti? Silvestri giocava con tre punte (Gori-
Vinicio e Fontana a destra, arretrato). Rocco disponeva queste marcature: Anquilletti su Fontana,
Trapattoni su Gori e Rosato su Vinicio.

Rocco, poi tentava di far andare Schnellinger su Bicicli, e Lodetti su Demarco, ma la cosa non
gli riusciva assolutamente perchè Bicicli stava attaccato a Lodetti e costringeva a rimanere libero
Schnellinger. Il tedesco chiedeva disperatamente istruzioni alla panchina, finchè, non potendo far

nulla andava su Demarco, mentre gli altri due duelli a centro campo rimanevano Bicicli-Lodetti e
Gregori-Rivera.

Rocco subiva l’iniziativa, non solo, ma dava un’impostazione tattica ai limiti dell’assurdo: i due
mediani (Rosato e Trapattoni) facevano i terzini (su Vinicio e Gori) e i due terzini (Anquilletti e
Schnellinger) facevano i mediani (su Fontana che retrocedeva e su Demarco regista)! E’ logico?
Non crediamo e a darci ragione c’è l’intervento inascoltato di Gianni Rivera che dopo otto minuti
esatti va da Rocco e gli chiede: « Ma restiamo così? ». Che effetti ha avuto questa anomalia tattica?
Che il centro campo del Milan è stato svuotato dei suoi abituali componenti, isolando Rivera che
spesso si è trovato in difficoltà. Non solo, ma, responsabilizzando all’eccesso Trapattoni e Rosato, il
primo ha subito Gori per novanta minuti, il secondo, poco tranquillo, ha fatto un’autorete ed un
rigore con un colpo di mano inspiegabile. Questa è, a nostro avviso, la colpa di Rocco. E gli è
andata molto bene, perchè ha avuto il coraggio di lanciare in squadra Prati, che ha una grinta, un
senso del gol e un tiro veramente notevoli.

Con un Sormani che si è limitato a farsi spazio, con un Mora che ha ridotto il Milan in… dieci,
ponendosi sul livello di Hamrin quanto a rendimento, il Milan ha retto sulla linea Belli-Anquilletti-
Rivera-Prati: quest’ultimo ha portato due volte in vantaggio il Milan. Con una difesa sistemata ed
organizzata da Rocco, avrebbe potuto rimontare due volte il Vicenza? Questo è l’interrogativo che
pesa sulla partita del Milan, un Milan tanto forte da far sembrare un pareggio in trasferta quasi un
regalo!

Quanto al Vicenza, Arturo Silvestri che, non avendo l’infortunato Calosi, aveva dovuto piazzare
Pianpiani (preso l’anno scorso dall’Empoli) su Sormani e Carantini libero, ha confermato di aver
costruito una squadra più che dignitosa con un materiale umano non eccelso. Oggi, per esempio,
non ha potuto contare in pieno su Negri, incerto nelle uscite decisive (timore del ginocchio?), su un
Fontana troppo freddo e staccato, su un Rossetti spesso in difficoltà con Prati, …sul rigore
solitamente sicuro di Bobo Gori. Il Vicenza comunque ha strappato un punto alla squadra più
regolare e in forma del campionato, ha rimontato due gol, ha messo in difficoltà la tattica di Nereo
Rocco; ha regalato un rigore: il bilancio, sotto tutti i punti di vista è più che positivo.

La cronaca:
21’: Rivera lancia Prati che batte in uscita Negri con un tocco sotto la pancia. Uno a zero per il

Milan.

Belli. Uno a uno.

27’: da Gori a Vinicio che serve Volpato: tiro del terzino, Demarco devia in rete spiazzando

44’: da Anquilletti a Sormani testa verso Negri, entra Prati: rete da due metri, con tiro secco di

destro. Due a uno per il Milan.

Secondo tempo:
23′. Vincio lancia Gori che fa. fuori Trapattoni e crossa: Rosato devia in rete. Due a due.
34′: Rivera crossa, esce a vuoto Negri, testa di Prati, sulla linea salva Carantini.
38′: cross lungo di Demarco, mano plateale di Rosato, rigore. Gori spara alla destra di Belli che

respinge di pugno. La partita è finita.