1965 Haller: “Come un pampino!”

1965 (Supersport)

Haller: “Come un pampino!”

BOLOGNA. « Altri dieci minuti e la partita era… vinta! ». Il presidente Goldoni, appena De Marchi
ha fischiato la fine ha commentato con amarezza la strana sconfitta del « suo Bologna ». Strana
perlomeno. Per mille attenuanti, per mille fatalità, per una dose di sfortuna accavallatasi minuto a
minuto, fino al novantesimo, quando ancora gli uomini di Scopigno, più che mai « usciti alla
distanza » come ha poi sportivamente ammesso il presidente napoletano Fiore, correvano come folli
verso Bandoni per tentare l’irraggiungibile gol del pareggio. « Non sono cieco – continua con la
consueta misura Goldoni – ho visto anch’io che il Bologna come squadra, come amalgama, ancora
non c’è del tutto: grandi virtuosismi, grandi azioni individuali, ma poi si vede che c’è l’uomo
smarcato e non riceve la palla. Manca ancora qualcosa, d’accordo! Il Napoli è una squadra
simpatica d’accordo. Ma questo Bologna ha dato tutto, ha condotto un finale, anzi un secondo
tempo feroce, tiratissimo, tutto splendido. Ed eravamo in dieci uomini, dopo l’espulsione a mio
avviso ingiustificata di Tumburus, eravamo in dieci ed avevamo in meno anche… un rigore! Quello
che Bandoni ha parato ad Haller non conta: il football è bello così! Ma su Nielsen c’era un altro
rigore, grande come una casa! In queste condizioni la mano della sfortuna ha tolto al Bologna
almeno la metà del risultato! ».

« E la prossima volta spingeremo con il cannone!!! » La bocca di Manlio Scopigno lascia per un
attimo la ottantesima sigaretta del pomeriggio. Non gli avevamo mai vito una faccia così devastata,
sofferta. E’ la rabbia che cova, la rabbia dell’“ingiusto”, del fatale. Di ciò che ti lascia solo spazio
alla maledizione, perché ti sembra impossibile.

« E’ incredibile con tre tiri e un cross abbiamo perso quattro punti! »

« Tre tiri? Quattro punti? Ma… »

« Sì, parlo in generale, non solo di questa partita. Parlo di Foggia e del Napoli! Non cerco i soliti
alibi, mi affido alla statistica, per dio! A Foggia mi fanno un tiro e un cross e due gol! Il Napoli mi
fa un tiro e mezzo, forse due: un gol e due punti che se ne sono andati. Roba da matti! »

« Non si possono buttare via i rigori! »
« Se non fanno il rigore, Haller segna matematicamente. Lo atterrano: è sul dischetto e Bandoni

intuisce. Cosa vuole farci? »

« Cambiare rigorista, magari in quel momento! »
« E perché? Perché aveva preso un colpo a terra? No, se non se la fosse sentita di tirare me
l’avrebbe detto! E’ Haller il rigorista del Bologna: su quattordici ne ha fatti quattordici, anzi se ne è
fatto parare soltanto uno, da Sarti, e allora, quando non vuole andare, non va! »

« E il Bologna va? »
« Onestamente cosa si può dire: è partito forte, hanno segnato su azione isolata, anzi su

un’azione regalata alla metà… »

« L’altra metà l’ha fatta Altafini! »
« D’accordo, ma il passaggio numero uno l’ha fatto purtroppo Muccini e ne è nato il gol. Quanti

altri tiri ha fatto il Napoli? »

« Beh pochi, ma il Bologna aveva tutto il tempo per pareggiare, no? »

« Sì, aveva tutto il tempo, ma fra l’altro gli mancava un uomo. Un uomo che non era da espellere
almeno in quell’occasione: di falli come quello ce ne saranno stati almeno cento! Comunque anche
in dieci si poteva pareggiare e… anche vincere! »

« Quando? »
« Quello di Nielsen del secondo tempo era gol secco! Bandoni non esisteva più sulla traiettoria,
ma a metà strada il tiro ha trovato un braccio, un braccio grande come una traversa: cominciamo
intanto a segnare sulla tabella quel gol! »

« E dopo? »
« E dopo? Ma per tutto il secondo tempo abbiamo attaccato in massa cancellando il Napoli dalla
nostra metà campo. Attacco sterile; perché non abbiamo segnato? Non ho quasi più voce per
parlare, ho una rabbia… perdere i punti così! Ne abbiamo fatti di tiri usciti per un pelo, rimpallati su
cinquanta gambe chissà come, con il povero Vastola che doveva fare il terzini mancando Tumburus
e correre anche in avanti per tentare il gol! Una sfortuna colossale a parte i rigori… »

« Mancava qualcosa forse? »
« Non è neanche da chiedere! Mancava Bulgarelli! Togliete all’Inter Corso, togliete al Milan
Rivera: non il Corso lento o il Rivera militare, toglieteli quando giocano e fanno il vuoto! Beh,
Bulgarelli era in forma: la sua assenza si è fatta sentire, anche perché Turra non ha reso sul piano
che pur sa dare. Ma non ha voglia di parlare su questa sconfitta…»

Parole che si perdono e si ripetono di bocca in bocca, da Tumburus a Pascutti, da Haller a
Muccini: non c’è spazio per altro. E del resto come potrebbe esserci? Vastola quasi non riesce a
connettere, tanto è « choccato » e stanco: « Ho fatto settanta chilometri questo è certo! Mi sono
dovuto sacrificare indietro perché me l’aveva ordinato Scopigno: bisognava pur coprire il vuoto di
Tumburus! Ma nello stesso tempo avevo la furia in corpo, avevo voglia di andare avanti, di
partecipare anch’io al grande attacco. E non è servito a niente purtroppo. Non so cosa dire, non so
di chi parlare; non parlo dell’arbitro, ma è più forte di me! C’era un altro rigore per noi, ce n’erano
due, più grandi tutti e due di quello che ci ha dato »

« Di quali parli? »
« Dell’arretramento di Haller in area quando è stato stretto fra due e del braccio spaventoso sulla

legnata imparabile di Nielsen! »

« Non fare venire a me la voglia di parlare! – mormora Harald Nielsen disteso sul lettino – io

non posso, si no mi danno multa di un milione! »

« Però in Danimarca parli, scrivi, no? »
« Ho sentito di Lega, ho sentito di mio scritto su B.T., ma io non so niente, non cosa ho detto sul

calcio italiano perché no scritto niente!!! »

« Sul rigore che diceva Vastola? »
« Io attraversavo il portiere, ma quello che stava su Haller ha fermato bomba col braccio, io

almeno è sembrato visto questo – dice è sembrato, se no multa di milione, prego!!! ».

Bologna: Napoli batte Bologna 1-0 – Ecco il fallo di Ronzon nella sequenza del rigore che Haller ha
sbagliato poi personalmente « come un pampino »… in prima pagina. Ma il vero colpo di grazia a
Scopigno lo ha dato Tumburus al 38’ facendosi espellere da De Marchi per cui il Bologna già
orfano di Bulgarelli è… rimasto in nove, tutto all’attacco.