1965 Da Pascutti a Mora (via Facchetti)

1965 (Supersport)

Minuto per minuto il viaggio a Londra

Da Pascutti a Mora (via Facchetti)

Napoli è tutta azzurra e tutta tricolore quando Mister Stein mette il naso fuori dal sottopassaggio e
annusa l’aria che tira. E’ un po’ l’aria dell’Hampden Park, tanta dinamite pronta a scoppiare, solo
che mancano gli scozzesi. Quei cinquecento che sono arrivati ieri e questa mattina con gli areoplani
sono tutti nascosti dalle bandiere bianco-rosso-verdi che i napoletani sventolano da tre-quattro ore,
da quando Fuorigrotta ha spalancato le porte. Sono lì, buoni buoni, che aspettano e pregano. Anche
Mister Stein incolla gli occhi verso il cielo, forse in cerca del suo stellone. Ne avrà tanto bisogno
dopo il tradimento… degli inglesi che gli hanno soffiato via Law dalle mani e, soprattutto, dalla…
formazione. Un brivido a 2000 Volts sembra scuoterlo dalla testa ai piedi. Forse sta pensando a
Londra, forse fra novanta minuti non ci penserà più. Ma quando torna a tuffarsi nel sottopassaggio è
gelido come un cubetto di ghiaccio. « Non ho paura di niente, è Fabbri che deve aver paura di noi! »
« Se è tranquillo lui – sorride Fabbri sulla porta degli spogliatoi – io sono tranquillissimo. Ho
finito adesso di parlare ai ragazzi, sono caricatissimi, moriranno sul campo prima di arrendersi. Non
sarà come a Glasgow, al buio è facile sbagliare e combinare magari una sciocchezza all’ultimo
minuto. Qui c’è la luce e avremo anche le idee più chiare. E poi abbiamo il pubblico, il più grande
pubblico del mondo che tiferà per noi. E’ importante, l’unico difetto della Nazionale sono i nervi,
ma se il pubblico ci aiuta non ci potrà fermare nessuno ».

Forse la scelta di Napoli per quest’ultimo round pre-mondiale non è affatto caduta a caso. Tutta
Napoli farà fuoco e fiamme fra un minuto, il Vesuvio impallidirà. I grandi negozi hanno tirato giù la
saracinesca, gli uffici sono sbarrati, le scuole sono chiuse. Tutta Napoli è pronta per… battere la
Scozia.

« E’ la giornata più importante della mia vita – dice Fabbri prima di tirarsi dietro la porta per fare
agli azzurri le ultimissime raccomandazioni – sarei disposto anche a vivere un po’ di meno pur di
arrivare a Londra! »

Poi la porta si richiude di scatto. Fabbri ha gli occhi lucidi. Fuori è cominciato l’inferno: razzi,
trombe, sirene, tric-trac, sale, ferri di cavallo, corna, fischietti, clacson, e una voglia, una gran
voglia matta di vincere!

Eccoli. Soltanto adesso l’altoparlante si decide a dare le squadre. E’ Stein che si è fatto aspettare,
la Scozia è rimasta « top secret » sino all’ultimissimo istante. Sorpresa! All’ala destra c’è un
centravanti, Forrest, e al centro dell’attacco c’è uno stopper, Yeats: una specie di colosso, un
gigante di due metri. Poi c’è Provan che ha preso il posto di Greig, ma c’è anche Greig: fa il
mediano. L’Italia era scontata: era solo una speranza che all’ultimo momento Fabbri avrebbe messo
in campo Mariolino Corso. Zsolt controlla il cronometro: -5, -4, -3, -2, -1…

Parte la Scozia, Pascutti si infila fra Bremner e Forrest, scappa, ma arriva McKinnon che
appoggia Murdoch. Lancio a Coocke, Burgnich è scavalcato senza pietà: Rosato sceglie la
soluzione peggiore per allontanare il pallone scozzese. Lo butta in corner.

6’ – I piani di Stein a poco a poco si svelano, Forrest in pratica fa il centravanti. Arriva in tribuna
stampa una voce secondo la quale la Scozia avrebbe rinunciato a Henderson (l’ala destra di
Glasgow) per le condizioni de terreno che è un po’ pesante perché ieri ha fatto brutto tempo.
Adesso, invece, c’è lo scirocco, un vento terribilmente caldo che agli scozzesi deve dare un fastidio

enorme. Yeats anche ha il numero nove dipinto sulla schiena, fa quello che ha sempre fatto: cioè
controlla Mazzola. Gli scozzesi aspettano l’Italia sulle soglie dell’area di rigore. Così anche Lodetti
che ha più che altro compiti di copertura (almeno sin adesso) può frequentemente sganciarsi. Eccolo
appoggiare su Rivera. Ecco Rivera partire a razzo. Ma è molto ostacolato: sul suo passaggino in
extremis a sinistra, arriva prima… Blacklaw di Pascutti.

8’ – Pascutti è in gran giornata. Su un lancio alto di Mora, Bulgarelli « buca », ma McCreadie «
buca » peggio di lui e così sul pallone balza Rivera. Con l’esterno destro anche Rivera allunga la
palla a Pascutti che è solo e che sta arrivando velocissimo. E’ una gran cannonata, ma la mira era
sbagliata. Il pallone attraversa tutta la luce della porta e finisce dall’altra parte.

11’ – Una gran fuga di Lodetti (invitato da Mazzola) diventa una specie di furiosa colluttazione
fra lui e McCreadie, proprio sulla linea di fondo, alla sinistra della porta. Infine McCreadie allarga
un momento le gambe e Lodetti gli fa passare in mezzo il pallone sul quale si getta Bulgarelli.
Rissa. E’ una combinazione che il pallone calciato e scalciato da tutte le parti giunga
improvvisamente sul destro di Mora che tira senza guardare addosso a un difensore. Ma, anche se
avesse guardato, non avrebbe potuto andare altrimenti. Gli scozzesi sono lì, tutti davanti al loro
portiere. Fanno « muro ». Sono impenetrabili!

13’ – Non può andare avanti così. Non vinciamo se non cambiamo tattica. Continuiamo ad
attaccare, ma è un errore. E’ proprio quello che vogliono gli scozzesi. Loro se ne stanno lì,
tranquilli, sono sempre freschi (nonostante lo scirocco che li fa sudare più… dell’Italia) e non fanno
nessuna fatica a sbarazzarsi di tutti i palloni che arrivano a tiro. Rivera e Mazzola invece, sgobbano
come matti in tandem per arrivare almeno a portata di tiro ma poi… finisce come al solito, con un
gran passaggio al portiere. Tutta Napoli fischia. Il passaggio al portiere o… l’Italia?

15’ – In contropiede gli scozzesi sono abilissimi McKinnon che fa praticamente il libero e
Murdoch « legano » alla perfezione con Cooke e Cooke, senza essere eccezionale, è
pericolosissimo. Rosato lo ha già « assaggiato » un paio di volte. Ed anche adesso, per allontanare
la minaccia, è costretto a salvarsi in corner. Lo tira Hughes: tutto facile per Albertosi. Certo che se
gli scozzesi adoperassero Yeats sui corner sarebbe un pasticcio: nessuno dei nostri potrebbe svettare
fin dove arriva lui.

17’ – Il pasticcio continua. Attacchiamo anche male: Pascutti e Mora sono troppo indietro, come
si fa senza ali ad accerchiare il « muro » scozzese? E Rosato, invece, viene avanti. Non è
pericoloso? Da Lodetti, che gioca più indietro di Rosato, comincia un’azione che gli « azzurri »
portano avanti in qualche modo. Alla fine Bulgarelli mette sotto pressione Rivera che si è spostato
intanto nella « zona » di Pascutti. Conclusione: una gran legnatona altissima, sbagliatissima e
inutilissima. Subito dopo c’è un corner per l’Italia (deviazione di Greig su Bulgarelli): Mazzola «
schiaccia » la palla nello stomaco del portiere.

20’ – Lunghe pause nel gioco degli « azzurri ». Forse non sanno proprio cosa fare o come fare
per infilare un corridoio vuoto. Bulgarelli, Rivera e Mazzola faranno la « ragnatela » davanti
all’area di rigore. Cercano uno spiraglio. Ma non lo trovano mai. Dal « muro » invece, quando gli «
azzurri » insistono, magari sul più bello si stacca un difensore (quasi sempre McKinnon che non ha
un avversario fisso) e allora l’assedio italiano finisce subito. Gli « azzurri » giocavano proprio
meglio a Glasgow. C’è un tentativo in coppia di Lodetti e Rivera: McKinnon, sempre lui, fa piazza
pulita.

24’ – Due brividi. Prima perché quasi quasi andiamo in gol, poi perché quasi quasi vanno in gol
gli scozzesi. L’operazione « azzurra » comincia da lontanissimo con Lodetti, poi con Salvadore e
poi con Bulgarelli che « telefona » a Pascutti, improvvisamente ostacolato da Cooke. Sembra che

Pascutti riesca a passare e che stia quasi decidendosi al tiro quando Cooke gli porta via il pallone e
con Provan viene subito avanti con una furia spaventosa. Nessuno ferma Provan: lui corre, corre,
corre… Per fortuna all’ultimo momento si confonde, tiro altissimo e fuori porta. Ma che infarto!

35’ – Dieci minuto di inutile furore « azzurro ». Le galoppate in avanti di Rosato finiscono in
fumo e la mancanza di due ali vere è determinante nelle nostre azioni. Finalmente Pascutti avanza
(mentre comincia a staccarsi dalla nostra difesa anche Facchetti) e la situazione di colpo sembra
migliorare. Un diagonale di Rivera (in posizione di ala sinistra) trova Pascutti prontissimo a
scaricare la palla su Mazzola: la zampata di Mazzolino è una bomba. Ma Blacklaw è molto
fortunato: il pallone gli si smorza fra le mani.

37’ – Sì, l’Italia migliora. Pascutti adesso è sempre al suo posto e anche Mora ha smesso di fare
il… mediano. Da lui parte un’azione in profondità che Bulgarelli traduce in una palla gol proprio
per Pascutti. Non è gol ma… quasi. Il pallone, alto, lambisce l’esterno destro dell’incrocio dei pali.

38’ – Albertosi allontana con i pugni un cross di Hughes, Facchetti trascina avanti la palla
respinta dal portierone azzurro sino a quando Provan non lo interrompe con un mezzo fallo che
l’arbitro non vede. La situazione si rovescia ma… no, riconquistiamo subito la palla, la riconquista
Mora: un passaggio piccolo e corto a Facchetti, una altro passaggio lunghissimo a Rivera. Gli
saltano addosso in due o tre ma Rivera resiste, esce fuori dalla mischia con la palla incollata sul
piede e infine… bum! Dove deve andare quel tiro in porta? Forse sì, però sembra più un cross che
un tiro in gol, un cross un po’ sbagliato sul quale… miracolosamente Bremner « buca ». Poi anche
il Mazzolino, che è lì assieme a Bremner, manca il pallone che scivola sui piedi di Pascutti. E lui
non sbaglia. E’ inesorabile il suo interno-destro: la palla schizza sotto la traversa. Gol, gol,
finalmente!!!

41’ – Napoli, tutta Napoli, sembra impazzita. E gli scozzesi, come morsi dalla tarantola, cercano
disperatamente adesso il pareggio. Lo cercano con Hughes. Burgnich lo costringe a liberarsi subito
della palla e scatta avanti allora Forrest. Troppo tardi: Albertosi si è già attorcigliato attorno al
pallone quando arriva la falsa ala destra di Stein.

45’ – Gli scozzesi insistono. Adesso è Murdoch che insidia Albertosi, ma non ha fortuna. C’è
stato un corner di Hughes e questa volta Yeats è piazzato lì, davanti alla porta azzurra, per cercare
la « schiacciata ». E’ altissimo Yeats ma non sembra che abbia un grande stacco. Sul pallone balza
per primo ma non riesce che a sfiorarlo e a deviarlo all’indietro dove, appunto, c’è Murdoch. Un
attimo di esitazione da parte sua e Albertosi gli esce addosso a valanga. Poi Zsolt dà il finish del
primo tempo. E Fuorigrotta sembra, improvvisamente, immersa nella nebbia. Invece è soltanto un
po’ di… fumo. I « popolari » hanno messo in azione l’artiglieria. Mille mortaretti scoppiamo in
campo. Fra le cortine di fumo s’intravvede un omino che corre ad abbracciare Pascutti. E’ Fabbri.
Ci sarò tanto fumo, ma Fabbri comincia benissimo a vedere Londra.

Cosa farà Stein nella ripresa, quando il quarto d’ora di riposo gli avrà schiarito le idee sul «
catenaccio » scozzese che il « piatto » di Pascutti ha fatto irrimediabilmente saltare? Niente di
niente: seguendo gli « italici » canoni, secondo i quali preso il primo gol, bisogna stare attenti a non
prendere il secondo…, il commissario scozzese mantiene i modulo del primo tempo con il…
centravanti Yeats su Mazzola e McKinnon battitore e due sole punte, l’ala sinistra Hughes e la finta
ala destra Forrest che poi è il vero numero 9, il centrocampo « difensivo » pieno di mediani-terzini
fatta eccezione per Cooke che fa il « cervello ».

1’ – Rivera finta e scatta sulla linea laterale, in posizione di ala destra, e Mazzola è pronto
stavolta a trovarsi sul lancio ficcante; ma Zsolt lo pesca in fuorigioco (lampante) ed il gollissimo
sfuma.

2’ – Mora fa il furbo con una docile palla e Cooke gliela ruba aprendo subito a destra verso
Murdoch che lascia partire una legnata spaventosa: Albertosi guizza sotto la traversa e mette di
pugno in angolo.

3’ – Salvataggio di Rivera (!) su Cooke messo in moto da Forrest; poi Pascutti becca una botta
da Provan e si mette a fare scena e a protestare. Ma l’arbitro non vuole piagnistei e gli assegna una
punizione contro.

5’ – Pascutti chiude alla perfezione il triangolo con Rivera e Blacklaw deve uscire a cartoccio,

mentre Murdoch fa il « muro ».

7’ – Cooke ricuce ancora la coperta scozzese e illumina Hughes che fa partire un tiro pericoloso
ma fuori. Ora Stein scopre la difesa nel tentativo di arraffare il pareggio e prima Blacklaw esce su
Mazzola, poi ancora il nostro centravanti arriva corto su invito di Lodetti.

14’ – Provan commette una scorrettezza su Bulgarelli che si sta lavorando un ottimo pallone sul
fondo campo sinistro: punizione e tiro diretto i Rivera che il portiere scozzese devia a fatica mentre
Facchetti gli piomba addosso commettendo fallo.

15’ – Mora alleggerisce in area azzurra su Albertosi dopo una confusa mischia con tiracci e
rimpalli. Rapido contrassalto dei nostri con una bellissima apertura di Mazzola a Rivera: sulla palla
gol interviene McKinnon che disperatamente alza a candela e permette l’intervento di Blacklaw.

18’ – Salvadore affronta Hughes che svolazza sulla destra e sulla linea di fondo commette fallo:

la traiettoria-punizione trova Grieg pronto al tiro che però va altissimo.

19’ – Rivera « surpalce » in dribbling (potrebbe passare…) con finale di tiro fiacco, facile preda

di Balcklaw; risponde la Scozia con un tiro altissimo di Hughes.

24’ – Albertosi abbranca su punizione di Bremner e Forrest tenta la carica con pronta reazione di

Salvadore.

27’ – Rosato quasi-gol: Mora a Bulgarelli, tutto sulla destra, ficcante rasoterra per il mediano
azzurro che è scattato velocissimo, pronto tiro a distanza ravvicinata che Blacklaw salva in corner.
Ma il due a zero è rimandato solo di pochissimo…

28’ – Rivera si smarca all’ala destra, Mora intuisce e costruisce una parabola appena deviata
dalla testa di un difensore scozzese: Gianni gira prontissimo in mezzo all’area e sulla palla
piombano in gruppo Blacklaw, Mazzola e Pascutti. Riesce a respingere il portiere scozzese ma il
pallone arriva nella zona di Facchetti in agguato: controllo e traiettoria di mezza punta verso il «
sette » sinistro della porta nemica. Blacklaw innesta la retromarcia e tenta il recupero; ma è inutile.
La palla va dentro con Pascutti sempre prontissimo per il colpo di grazia!

30’ – Mora, ancora, risolve una prolissa mischia in area azzurra, toccando ad Albertosi. Frattanto
Stein ha imbrogliato le sue carte mandando avanti il gigantesco Yeats nel tentativo di fargli
incornare qualche traversone del « forcing » scozzese; e Salvadore subito gli si piazza affianco
redendo praticamente inutile il suo sganciamento nella zona-Mazzola.

34’ – Greig, l’uomo di Glasgow, mette in allarme Albertosi, ma la girata di Bremner è fiacca e

platonica.

36’ – Albertosi esce a prendere un cross dalla destra e Forrest non perde occasione per caricare il

nostro portiere: mischia, spintoni e pronto arrivo di Zsolt che seda la « bagarre » generale.

43’ – Gli attacchi scozzesi diventano sempre più frenetici e confusi: il solo Cooke ha ancora
qualche lucido riflesso ed un suo invito a Murdoch (colpo di testa) trova pronto Albertosi alla
parata. Ma sta per arrivare il k.o. definitivo.

44’ – Scatta puntuale il contropiede azzurro con Rivera che attira i difensori e smarca Mazzola:
solissimo Sandrino accentua troppo il diagonale e Blackwood è salvo. Ma per pochissimo: ancora

Rivera annusa il punto debole e Mora si trova in zona-gol, la stessa, identica che per Mazzola. La
nostra ala tornante è ancora fredda, lucida e viene fuori un bel rasoterra che trafigge Blacklaw
inesorabilmente per la terza volta.

La partita è finita, Rivera abbranca il pallone di Londra al fischio di Zsolt, Pascutti scambia la
maglia numero undici con Hughes, Rivera bacia (e ne è corrisposto…) Fabbri, Fabbri ci sta solo
pochi istanti alla « sediolina-di-trionfo » che gli azzurri gli hanno costruito a braccia; poi giro
d’onore fra il tripudio di San Paolo e rientro festoso negli spogliatori mentre Gassman (?!) con
barba e microfono ruba veloci interviste ai trionfatori di Napoli, ai finalisti di Londra. Amen!!!