1994 novembre 10 Regola n.1 rifare questo Stato

1994 novembre 10 – Regola n. 1 rifare questo stato

Capi ufficio, direttori, capi reparto alle imposte dirette di Milano, Pavia, Como: carabinieri, guardia di
finanza e polizia ne hanno arrestati una decina. Un’inchiesta come tante di Tangentopoli, nel filone
inesauribile della corruzione: e allora perché ci ha colpito questa notizia, così normale, persino noiosa?
Per un dettaglio e per il meccanismo. Il dettaglio: i reati contestati vanno dal 1988 al 1994. Bene. Dal
1988 ad oggi è successo di tutto in Italia, ma il sistema continua imperterrito a usare il ruolo pubblico
per vantaggi privati. La «macchina» non vede, non sente, non parla: va avanti come sempre, stritolando
i funzionari capaci e onesti. Accade anche a Milano, che gli esperti considerano – tra le grandi – la città
che ha il miglior rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino! Figuriamoci dove tocca il minimo,
come a Palermo. E veniamo al meccanismo che la notizia non dice, ma sottintende. Quello delle imposte
dirette è un ufficio periferico del ministero delle Finanze: un pezzo di Stato presente sul territorio, che si
occupa di fisco, vale a dire la materia che meglio qualifica una democrazia. La conclusione resta sempre
la stessa, come testimoniano i sindaci, in prima linea con la burocrazia (mai riformata) e con la
legislazione (sempre più paralizzante): o poniamo radicalmente mano alla pubblica amministrazione o la
politica naufragherà nel mare delle buone intenzioni. Qualsiasi politica, da Fini alla sinistra, da Bossi a
Berlusconi. È patetico parlare di regole se la nuova forma dello Stato non provocherà il ricambio della
macchina. Due anni fa l’indagine dell’Eurispes su un campione di 1.055 dipendenti pubblici evidenziò
che per l’80,5% le decisioni della pubblica amministrazione non sono trasparenti e che per il 90,1% degli
intervistati essa non tutela i diritti dei cittadini. Se lo dicono gli stessi dipendenti pubblici c’è da creder
loro. Ma, in Italia, dello Stato non si occupa nessuno. Lo si occupa e basta: si fa più alla svelta e rende di
più. Vedi Milano.

10 novembre 1994