1991 giugno 9 Un voto per cambiare

Testata: GAZZETTINO
Edizione: PG
Pagina: 1
Data: 09/06/1991
Autore: Giorgio Lago
Tipo:
Argomento: REFERENDUM, ELEZIONI ITALIA
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Titolo: UN VOTO PER CAMBIARE / E intanto continua la scandalosa rissa ai vertici dello Stato
di Giorgio Lago

Dicono che il referendum è «inutile». Sono gli stessi che da anni discutono di riforme senza realizzarne
nemmeno mezza. Dicono che il referendum non intacca il sistema perché riguarda una «piccola» cosa.
A forza di sentir parlare di «grandi» riforme, gli italiani si stanno rendendo conto che debbono
cominciare a fare da soli, colpo su colpo, ogni volta che si presenti loro l’occasione. Ve lo immaginate
Garibaldi in camicia rossa che… si astiene? Ma Craxi va a ispirarsi a Caprera per propagandare
l’astensionismo, lo sputtanamento del referendum popolare, il qualunquismo, il disimpegno. Craxi ne
discute con fastidio, arroganza, noia. Questo è un indizio che deve far riflettere molto anche sulla
proposta di repubblica presidenzialista: se lo stile presidenziale del duemila dovrà essere quello di
Craxi sul referendum o quello di Cossiga sull’esternazione, meglio pensarci su tre volte e scegliere la
soluzione tedesca che rafforza i Governi non i leader. Allievo di Sartre, amico di Che Guevara,
socialista mitterrandiano, lo scrittore Règis Debray ha riconosciuto in un suo recentissimo saggio la
grandezza politica di de Gaulle, riformatore di una repubblica francese.

giugno 1991