1986 maggio 1 Disprezzo

1986 maggio 1 – Disprezzo

Ieri mattina da Kiev l’unica notizia diramata dalla Tass, l’agenzia ufficiale di stampa sovietica,
riguardava le qualificazioni di una corsa ciclistica in programma la prossima settimana! Il “silenzio
di Stato”, quello che Alberto Sensini ha chiamato “il gran libro della reticenza”, tocca di ora in ora
livelli di totale disprezzo – non tanto per l’informazione in sé quale fondamento liberal di ogni
democrazia – quanto per la gente in carne e ossa, per l’uomo della strada del mondo, ma soprattutto
per gli stessi sudditi dell’impero comunista.
Il Cremlino e tutta la Nomenklatura hanno trattato una nube senza confini, agnostica nei suoi rischi,
alla stregua di un meschino segreto da Kgb. E’ la logica della potenza e della propaganda che prevale
scientemente, per Sistema, su ogni pur minima opzione di solidarietà. L’”internazionalismo” di
Mosca corre sui cingoli, non sulle telescriventi; gli accordi firmati a Helsinki sulla “sicurezza e
cooperazione in Europa” assumono il suono di una ennesima, ripugnante beffa.
L’Urss ha taciuto per 48 ore al mondo e tuttora non si preoccupa, come accade in tutta Europa, di
usare televisione, radio e giornali per dare alla sua popolazione tutti i consigli necessari ad affrontare
le radiazioni. Il “paradiso” di Stato non prevede di sacrificare l’immagine alla salute.
Anche gli Stati Uniti sono colpevoli di omissione di soccorso quando, per non rivelare la portata dei
loro satelliti in orbita, hanno tardato a comunicare d’aver fotografato il disastro. In una democrazia
senza segreti, è prevalsa la tentazione del più cupo dei segreti d’oggi, quello militare & spaziale.
L’unica arma che ci rimane è la paura.