2003 aprile 15 Molino Stucky

Caro Direttore, sono rientrato alle 19, ho visto il tg e ho buttato giù queste righe, che forse Mauro
Piccoli avrebbe voluto. Se non hai spazio o sei già apposto, non esiste problema con me, lo sai.
Cestina. Grazie e scusami. Giorgio

Molino Stucky è il monumento della fabbrica in città, produceva dentro la città, faccia a faccia con
la Venezia storica delle gondole e della Cà d’oro. Non era Porto Marghera , l’”altra Venezia” di
terraferma strappata da Giuseppe Volpi di Misurata e Vittorio Cini alle paludi malariche degli anni
Venti del Novecento. Stucky è l’ l’industria cittadina dell’Ottocento nella città senza tempo.
Il Molino si esibisce, grande, grosso, poderoso, invadente. Sembra ideato e nato per farsi notare
marcando il più possibile la differenza rispetto al mito architettonico della città. Lo aveva voluto un
signore svizzero, delle parti di Berna, e lo aveva firmato un architetto tedesco, della scuola di
Hannover.
E’ il Nord europeo piantato in Laguna, che includeva il progresso industriale nelle forme di una
suggestione medievale. Guglie, merli, pinnacoli, il castello del progresso in cotto, ferro, ghisa e
legno, architetture funzionali, macchinari all’avanguardia, tecnologia senza pari, quasi un lembo di
Manchester importato nell’isola della Giudecca, luogo di orti, frutteti e giardini, area verde della
città, memoria di svaghi, di maneggi e di “casini delle delizie” cari a Giacomo Casanova.
Molino Stucky era capace di produrre quasi 3.000 quintali di grano al giorno; in sole dieci ore
riusciva a imballare 5.000 quintali di farine. Dopo mezzo secolo di abbandono, oggi stava
finalmente ristrutturando i suoi reperti industriali in servizi per il futuro: a guardar bene, l’incendio
ha così bruciato anche una delle tante metafore veneziane del cambiamento, da Marghera al Mose,
dal ripristino lagunare a Stucky, dal parco scientifico alle infrastrutture.
La Fenice fu un crimine, non un incidente. Se anche il Molino, simbolo della demolizione e della
rinascita, fosse stato preda di un crimine e/o della sciatteria, Venezia farebbe sempre più fatica a
darsi risposte da Città Nova.