2002 dicembre 13 Belusconi

2002 dicembre 13 – Berlusconi

Ha fatto una figura per niente all’altezza; una figura non da presidente del Consiglio ma da cittadino
qualunque alle prese con una qualunque scocciatura giudiziaria. A scanso di equivoci va subito
detto che, non rispondendo alle domande dei magistrati, Silvio Berlusconi ha esercitato un diritto
riconosciuto ad ogni italiano, su questo non ci piove. Solo che lui non è il primo tizio che passa per
la strada; è il capo del nostro governo, dal quale l’opinione pubblica si aspetterebbe anche una
particolare sensibilità verso i doveri della carica, come ad esempio quello di dare sempre e
comunque una mano ad un altro potere fondamentale dello Stato. L’on. Berlusconi rappresenta
infatti il potere esecutivo mentre i magistrati il potere giudiziario: non è un bel vedere che il primo
faccia scena muta con il secondo, a maggior ragione quando il cavaliere indossava soltanto la veste
di testimone non di imputato.
Per paradosso, l’on. Berlusconi ha così svilito il suo ruolo politico, e non di poco. Avvalendosi della
facoltà di non rispondere, ha rinunciato a ciò che rappresenta pubblicamente ritenendo più
conveniente comportarsi privatamente. Ha perso la comodissima possibilità di dimostrare che un
uomo pubblico come lui è in servizio permanente effettivo, sempre disponibile a collaborare
soprattutto quando è in ballo nient’altro che l’accertamento della verità : e se non dà il buon
esempio il capo del governo, chi mai dovrebbe darlo? Per un imprenditore sveglio come lui, doveva
oltretutto essere molto semplice spiegare l’origine di una montagna di soldi arrivata a suo tempo
alla Fininvest: peccato per lui e per tutti che al contrario abbia scelto il silenzio dando retta al
calcolo degli avvocati personali piuttosto che alla voce della coscienza istituzionale.
Salta agli occhi questa anomalia. Come presidente del Consiglio, l’on. Berlusconi ha voluto
ricevere i magistrati palermitani nella sala verde di Palazzo Chigi a Roma invece di andare a
Palermo, ma come signor Silvio Berlusconi ha usato la comunissima facoltà di non dire parola. In
parole povere, ha preso tutto ciò che gli serviva, ora da privilegiato del palazzo ora da uomo della
strada. Bella la vita.