2001 Marzo 12 Caro Nordest

2001 Marzo 12 – Caro Nordest

La tesi del professor Ilvo Diamanti è questa. Il Nordest vive oggi la fase del “disincanto”, dopo una
stagione quasi “Insurrezionale”.

A detta del sociologo, è meno “personaggio” di ieri questo Nordest. Può permettersi anche il lusso di
divertire (gli altri) e di far sorridere (noi stessi di noi) attraverso Natalino Balasso, la macchietta di
“Zelig”. Vota Balasso.

A Vicenza ho sentito Gianni Riotta, condirettore della “Stampa”, aggiungere cose interessanti. Lui,
siciliano, del Nordovest, buon conoscitore degli Usa, teme che il Nordest faccia la stessa fine dei
giapponesi, che in dieci anni sono passati dall’euforia alla stagnazione.

Da soli, dice Riotta, i schéi non bastano; con i soli fatturati non si resta leader. Alla lunga servono
scuola, ceto politico, valori.

Da una ricerca svolta dalla “Stampa”, risulta che anche il Nordovest non è più lo stesso, nemmeno il
Piemonte, e neanche Torino, che non coincide più con la Fiat. Guardando alle aziende di nuova
tecnologia, viene fuori questa classifica nazionale pro-capite: prima Torino, seconda Milano, terza la
supertessile Prato. Il Nordest non è sul podio.

Ha ragione Riotta quando ricorda al Nordest che bisogna cannibalizzare i modelli vincenti, non quelli
perdenti. Insomma, è decisivi saper cambiare quando le cose funzionano, anticipando il declino, le
stagnazioni, le crisi.

“Squadra che vince si cambia”; al contrario di un dogma del calcio.