2001 maggio 7 I leader/2

2001 maggio 7 – I leader / 2

Il 70 per cento dell’informazione politica passa in televisione, anche se non è detto che fabbrichi
consenso. Fabbrica anche incerti o rigetto, oppure soltanto rumore di fondo. Dice Woody Allen che
“essere presenti è già l’80 per cento dell’esistenza”. Penso che i politici lo considerino il 95.

Per essere presente, la Bonino ha dovuto mettere in gioco anche il corpo, come fosse il programma
della sola donna-leader. Lei ha somatizzato l’impar condicio di tutte le terze forze, la loro esclusione
mediatica.

Svezzato alla scuola retorica di Pannella, Rutelli si è dimostrato un fondista in tv. L’ultima settimana,
vada come vada il voto, è stata la sua migliore.

Capisco Berlusconi, che ha deciso di puntare tutto su sé stesso. La sua Casa è un monolocale su
misura. Berlusconi vince o perde da solo, nello schema del referendum, con me o contro di me. Lui
personalizza per Dna, gli avversari per comodità, gli alleati per subalternità manifesta.

Bossi fa fatica a non essere Bossi, reinventandosi un linguaggio governativo. Non per nulla,
Berlusconi ha dovuto “garantire” per lui: un giorno sdoganò Fini, ora Bossi, liberando il primo dai
fantasmi del passato e il secondo dagli incubi della Padania. Entrambi gli debbono molto, e si vede:
il teleBerlusconi ha potuto oscurare anche loro.

In tv, la sorpresa è stata Fassino, un Bersani con più grinta, un Rutelli con più dati, un uomo di sinistra
con in famiglia la cultura d’impresa. Perfino Berlusconi, il che è tutto dire, ne ha riconosciuto la
novità.

Per concretezza, Fassino era molto piaciuto anche agli imprenditori trevigiani, durane un viaggio a
Nordest: basterebbe rileggere gli elogi di Tognana, Stefanel e Migotto nelle pagine del giornalista
Gianni Montagni (“Sul treno di Rutelli” editore “il prato”).

Si è confermato alla grande nel confronto a “Porta a Porta” con Fini, che conosce a menadito la
politica ma non, come invece Fassino, i problemi nella loro nudità.

Né in tv né altrove Berlusconi aveva bisogno di un programma: ad personam.

Dal 1994 ad oggi, mai si era speso così totalmente in proprio; anche se agli atti risulta un’alleanza, in
realtà è il partito Forza Io, in carne e ossa, esteso s Fini, Bossi e ai post-dc, per ubiquità dell’Io.