2001 maggio 12 La citazione

2001 maggio 12 – La citazione

Gianfranco Scarpari da “Gli alberi della memoria” editore Marsilio.

“Si approssimavano le elezioni politiche e le facciate delle case erano ricoperte dalla maschera di
Garibaldi stampigliata con la pece. Era il simbolo del Fronte Popolare destinato a misurarsi con la
Democrazia Cristiana e i suoi alleati.

I capi comunisti locali sapevano in partenza che nella zona e dintorni le possibilità di un successo
erano da escludere, ma bisognava presentare dei candidati di prestigio in grado di ridurre quanto più
possibile il divario dei risultati. Così gli venne proposto di accettare la candidatura di un collegio
senatoriale…

La sua fama di buon oratore era nota nella zona e la gente accorreva numerosa, mossa dalla
curiosità quasi si recasse ad assistere ad uno spettacolo teatrale. Una volta mi chiese di
accompagnarlo a un comizio e mi mescolai alla folla. Parlava nella piazza di un piccolo paese e il
pubblico era costituito in prevalenza da contadini.

Quando si accorse che l’attenzione dell’uditorio aveva raggiunto la massima concentrazione si
interruppe per qualche secondo, girò intorno lo sguardo e riprese il discorso parlando in inglese.

I presenti allibiti si guardavano tra loro.

“Avete capito qualcosa?” chiese dopo un po’.

“No” risposero in coro.

“Ebbene, dovete abituarvi perché fa quarant’anni vi parleranno sempre e solo così. Non sarete più
contadini ma peasants, non mangerete più luganega ma hamburger, non berrete più vino ma
bourbon”.

Tutti parvero turbati da quelle previsioni. Ma alla fine del comizio, pedalando sulle vecchie
biciclette verso le case sparse nella campagna incrociavano le grosse lussuose automobili sulle quali
viaggiavano i militari statunitensi nella zona. Guardandole con invidia e ammirazione penso
abbiano finito per chiedersi se l’America fosse proprio tutto quel disastro che aveva descritto
l’avvocato”.