2001 Aprile 17 Cazzatine/1

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Aprile

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Cazzatine/1

A dire il vero, eravamo stati avvertiti in tempo. Una sera, in diretta su Rai Due, una trasmissione
pseudo-satirica aveva comunicato che il nostro “è un paese di merda”.

Qualcuno osservò: bella scoperta, in privato lo pensano e/o lo dicono in tanti. Per i suoi tempi andava
giù di brutto anche Sant’Agostino, che paragonava gli stati ai ladroni.

Adesso, per il suo nuovo programma su Rai Uno, Adriano Celentano ha proposto il titolo “125 milioni
di cazzate”. Una più, una meno, cambia poco o niente, il paese è quello di cui sopra, satiricamente
parlando.

Per il gergo corrente, cazzate è un termine da signore. Senza contare il lancio pubblicitario a costo
zero per lo show: altro che cazzate.

Ci si potrebbe domandare perché proprio “125 milioni”, e non 30 o 200. Anche se mi manca qualsiasi
indizio, la cabala di Celentano non è escluso che nasconda una malizia elettorale.

Il tredici maggio quaranta milioni di elettori avranno a disposizione tre schede, due per la Camera e
una per il Senato. Totale, supergiù, 125 milioni di schede. Mah.

Come il titolo in questione, anche la mia supposizione è una cazzata, ma del tutto coerente con la
campagna elettorale in corso. Una cazzata dietro l’altra, anzi, una cazzatina dopo l’altra, piccole
quotidiane stupidaggini prive anche dell’onestà grandeur della “cazzata”.

Una televisione di gusto cattolico non userebbe il titolo di Celentano, perché diseducativo; una tv di
gusto laico eviterebbe la prima serata, perché inelegante. Siccome siamo meticci, né laici né cattolici,
la cazzata diventerà un gioco, un rebus, un’ipocrisia infantile.

Se non lo sapete, il Consiglio d’amministrazione della Rai, pagato profumatamente per i servigi che
rende al paese, sta discutendone. Conosciamo per ora tre soluzioni del titolo: “Caz..te”, in versione
asessuata; “C….te”, in versione castrata, o addirittura “Ca7..te” in versione cifrata, con una Z
amputata al piede così sembra un 7.

Già che ci sono, potrebbero presentarlo come lo show di Celent’ano.