1995 giugno 25 Cari CC, lo Stato e la stima sono scomodi

1995 giugno 25 – Cari CC lo Stato e la stima sono scomodi

In guerra, le informazioni sono più necessarie delle armi. La storia, la letteratura, il cinema ci hanno
fatto conoscere una galleria senza fine di varia umanità, spie, delatori, traditori, infiltrati,
doppiogiochisti, confidenti, anonimi, ricattatori, di tutto, tutto ciò che serve ad ottenere notizie,
segreti, sospetti.
Gli inglesi lo chiamano lavoro di “intelligence”, tanto meglio se le informazioni precedono il fatto.
Sventarlo, più che indagarlo a cose fatte.
Accade in guerra e in pace, anche perché nella lotta alla criminalità è come essere in guerra. Senza
rete di informazione, le “forze dell’ordine” si muoverebbero a mosca cieca, destinate in partenza al
fallimento o a interventi soltanto repressivi.
La prevenzione e la stessa investigazione camminano sul confine dell’ambiguità. L’esempio più
palese viene dal pentitismo, che il crimine organizzato teme come un’insidia mortale ma che,
contemporaneamente, espone gli inquirenti ad un lavoro delicatissimo contro depistaggi e veleni.
Insomma, chi sta in prima linea rischia di brutto anche quando ritiene di fare per intero il proprio
dovere, anzi di più, un servizio alla collettività.
Scopro l’acqua calda, ma è utile ricordare queste cose nel momento in cui la reliquia di Sant’Antonio
mette l’uno contro l’altro il fine e il mezzo, il risultato e le sue modalità. Di questo si tratta, non di
altro, nell’inchiesta che vede un colonnello dei carabinieri e altri due CC in carcere.
Se si trattasse solo di coprire una fonte riservata, il caso sarebbe già chiuso o non sarebbe mai stato
aperto. Anche i giornalisti difendono spesso la fonte a costo di pagare personalmente in tribunale.
Nel caso della reliquia di Padova, sono in ballo: 1) il ruolo di un criminale come Maniero; 2) la messa
in scena in alta uniforme per far credere che il ritrovamento fosse avvenuto a Fiumicino non a Padova;
3) l’ipotesi di scambio di cortesie con Maniero; 4) il timore che operazioni di questo tipo abbiano già
potuto e possano spingere altri delinquenti a usare opere d’arte o simboli di religiosità non
commerciabili come merce di scambio per possibili vantaggi giudiziari.
Ogni volta che un CC redige un verbale, noi abbiam bisogno che non bari nemmeno a fin di bene. In
un Paese a corto di senso dello Stato, si pretende moltissimo proprio da chi ne rappresenta la parte
più affidabile.
La stima è scomoda.