1995 febbraio 2 Una tregua che rilancia la politica
1995 febbraio 2 – Una tregua che rilancia la politica
Più si ascolta Lamberto Dini, più la necessità di una tregua risulta evidente. In carne ed ossa interpreta
quella  “moderazione  dei  toni”  da  lui  stesso  invocata  per  far  presto  e  bene  alcune  cose  non  più
rinviabili. 
Dini  appare  l’uomo  giusto  al  momento  giusto,  una  persona  seria  per  uscire  dallo  sbracamento
pressochè generale degli ultimi due mesi. Da oggi governa per salvare il salvabile dell’economia: che
lo stellone d’Italia lo assista. Nessuna persona con la testa sul collo può augurarsi il contrario. 
La più grande fesseria che abbiamo ascoltato in questi tempi, pur generosi in materia, è di ritenere
che il governo dei tecnici abbia espropriato la politica! A parte il fatto che le quattro “priorità” del
programma Dini hanno tutti effetti politici di primo grado, mai la politica ha tenuto banco come in
queste ore. 
Dini  non  espropria  un  bel  niente,  anzi  consente  alla  politica  di  organizzarsi  al  meglio  senza
coinvolgere  il  governo,  cioè  le  urgenze  della  comunità  nazionale.  Chi  nega  tale  evidenza  mente
sapendo di mentire oppure paga la cecità tipica delle fazioni. 
Altro  che  golpe  di  Scalfaro.  Alla  fine,  tutti  ringrazieranno  il  Quirinale  per  aver  inventato  questo
intervallo istituzionale. Pausa naturalmente preziosa soltanto per chi saprà sfruttarla. 
Ieri non  a  caso, quando  Dini  otteneva la fiducia  in  Senato,  sia il Polo  di  Centro-destra che quello
progressista davano vita a due “coordinamenti”. Il primo di tipo organizzativo, nel senso che il centro-
destra esiste già ed ha soltanto il problema di compattarsi al massimo; il secondo di tipo costituente,
perché il centro-sinistra manca tutt’ora di carta d’identità e non ha più un minuto da perdere. 
La sosta tecnica rappresentata da Dini dà ulteriore velocità alla politica. Dopo Fini, i primi della lista
saranno Buttiglione e Bossi, obbligati a fare scelte complicate. 
Oggi il Centro è in divieto di sosta: deve spostarsi verso destra o verso sinistra per ritornare a occupare
lo stesso spazio, come Centro-Destra e come Centro-Sinistra. Il gioco dell’alternanza sta tutto qua.