1995 dicembre 11 Se a nord e sud vince il cinismo

1995 dicembre 11 – Se a nord e sud vince il cinismo

Gli hanno chiesto se si è mai commosso ascoltando l’inno di Mameli e vedendo la bandiera tricolore.
Umberto Bossi ci ha pensato un po’ su, ha tergiversato, poi ha lasciato intendere che no, gli dice poco
o nulla, insomma non gli e ne frega niente.
Mi sono sentito a disagio ieri davanti alla tv. Ho pensato che siamo messi male, che disperdiamo le
energie, che stiamo confondendo i valori, qual barlume di riferimenti che resta ancora in circolazione.
Detesto la retorica e tutto l’armamentario nazionalista. Fra l’altro, trovo che l’inno di Mameli è anche
brutto, musica da sagra e parole senza senso: è difficile commuoversi per l’elmo di Scipio.
Ma dietro l’indifferenza di Bossi temo si nasconda qualcosa di più serio, uno spaesamento collettivo
che non promette nulla di buono. Un’Italia che più esige uno sforzo unitario e solidale, più si ritrova
divisa e scettica. Un Paese che si stanca di tutto, persino del proprio destino.
Sabato a Catania, città massacrata da Cosa Nostra, la manifestazione antimafia promossa dal Comune
e dai magistrati ha visto la partecipazione di meno di cento persone!
L’Italia dell’indifferenza, ma è ancora Italia? “Viene voglia di abbandonare tutto”, ha scrollato la
testa il sindaco di Catania.
Stiamo scherzando con il fuoco.
Questo Stato non ci tiene più assieme, non lo sentiamo più come luogo di appartenenza. Il frutto
avvelenato di tutto ciò è la diaspora, il separatismo, la normalità mafiosa, la bandiera dimenticata.
Ciò che si stenta a capire è che proprio la riforma federale dello Stato rende indispensabile un nuovo
patto nazionale, la riscoperta di una carta di identità collettiva. Dobbiamo cambiare alla svelta uno
Stato che fabbrica il cinismo di massa.
Il Paese più federale del mondo, gli Stati Uniti; il paese più multietnico, ancora gli Stati Uniti, questo
Paese si è sempre segnalato per la capacità di tenersi assieme nonostante le tante stelle sulla bandiera.
Se il Nord non si cura più dell’Italia e Catania della mafia, nessun federalismo, nessuna riforma,
nessun cambiamento, nessuno Stato saranno possibili.
Lo comprenderemo?