1994 febbraio 21 Candidati alla scheda bianca

1994 febbraio 21 – Candidati alla scheda bianca…

Rispetto al proporzionale, oramai ingestibile e padre del Potere a percentuale, il sistema uninominale
segna un progresso. Ciò non toglie che un Parlamento da dimenticare abbia partorito il peggiore tra gli
uninominali. Il vizio d’origine sta nella legge, su questo non ci sono dubbi. Ma le forze politiche in campo
per il voto del 27 marzo ci hanno messo anche del proprio, contribuendo semmai a peggiorare il sistema
attraverso un gioco delle candidature che infligge all’uninominale i vizi del proporzionale. Su questo
giornale Francesco Jori e Alberto Sensini hanno ripetutamente sottolineato casi da sant’uffizio sia in
campo progressista che moderato. Ce n’è per tutti, ma il Veneto batte probabilmente il record negativo.
Nel senso che, dall’alleanza tra Berlusconi e Bossi, sono uscite candidature di ogni tipo – dal
democristiano al radicale – con punte addirittura di doroteismo doc da pieni anni ‘80. Sicché, dopo tanta
protesta e tanta corsa al nuovo, in un sacco di collegi lo scontro avverrà tra due ex dc! Il candidato di
Segni-Martinazzoli contro quello di Berlusconi-Bossi… Il paradosso balza agli occhi. Un Berlusconi in
evidente crescita di consenso, ma i suoi candidati né all’altezza della novità assicurata da Forza Italia né
minimamente coerenti con la storia e la base della Lega Nord. Invece di opporsi al Centro di Segni &
Rosy Bindi, per contrasto, in troppi collegi il polo moderato ha puntato sulla contiguità del voto: quasi
un vecchio gioco tra correnti dc, sia pure separate per simboli. I sondaggi non ne parlano, ma a nostro
parere le schede bianche si sprecheranno: in molti voteranno la lista, non il candidato, con conseguenze
imprevedibili. Allearsi conviene, perdere la faccia costa; riciclare un po’ di gente è fisiologico e utile,
premiare i saltimbanchi non sta bene. E poi ha ragione Marina Salamon quando segnala che in tutti i poli,
progressista compreso, navigano tuttora troppi politici di mestiere. Gli elettori hanno fiuto e il 27 marzo
potrebbero trasformarsi in cecchini. In attesa di meglio.

21 febbraio 1994