1993 gennaio 24 – Segni non aveva più scelta

1993 gennaio 24 – Segni non aveva più scelta

Segni non aveva più scelta. Era obbligato a fare un passo avanti, evitando il riflusso, la delusione di
chi, dai suoi “Popolari” si attende molto. Molto, non tutto beninteso.
Resta nella Dc e punta a un partito nuovo di zecca? Domanda più che legittima nei confronti di un
leader che da tempo fa due affermazioni: i vecchi partiti sono morti; questa Dc non la salva più
nessuno.
Per qualche mese, Segni ha temporeggiato. Aspettava Martinazzoli al varco ponendogli condizioni
sempre più perentorie sulla strada del rinnovamento.
A quella domanda, Segni ha dato risposta soltanto ieri, rovesciando letteralmente il dilemma. Non
Segni deve decidere se restare nella Dc di Martinazzoli ma lo stesso Martinazzoli dovrà scegliere la
“rottura definitiva e inequivocabile con il passato”: in caso contrario, per Segni diventerà automatico
il passaggio dal nuovo sistema elettorale a una nuova presenza dei cattolici democratici, a un nuovo
cammino politico.
In parole brutali, sono cavoli della Dc. Da oggi il movimento di Segni entra in piena fase costituente.
Ciò che ha fatto Martinazzoli in questi mesi è deludente; ci vuole ben altro per rendere credibile
l’uscita della Dc dal vecchio sistema di potere: questo il suo manifesto.
L’attendismo non paga più. Lo stesso Segni è prigioniero di un processo senza ritorno. Se, per
tatticismo o per irresolutezza, si fermasse a metà strada, il destino dei “Popolari” sarebbe già segnato.
Quale esempio di “coraggio”, Segni ha nominato il neo segretario della Dc veneta, Rosy Bindi. Ha
fatto benissimo a citarla, trattandosi di una persona seria, capace, con trascorsi integerrimi nella
militanza cattolica.
Ma, insidiata da alcuni scampati miracolosamente a Tangentopoli e assediata dietro le quinte dai
vecchi trafficanti di corrente, la Dc sta davvero cambiando? Anche il conclamato azzeramento delle
tessere rischia di risultare alla fine vanificato se la macchina del partito funziona attraverso gli stessi
segretari di sezione e attraverso gli stessi garanti affiancati agli stessi segretari, se in sostanza la
forma-partito rimane sempre la stessa. Funzionale al sottogoverno, del tutto estranea alla società che
lavora, che teme per il posto di lavoro, che sente lo Stato come un avversario perché usato da quei
partiti come cosa loro.
Segni si è dato sei mesi di tempo. Si prepari alla guerra: anche chi condivide la sua critica al sistema,
continua poi a fare da guardia svizzera a qualsiasi Dc. Non si deve illudere di ottenere benedizioni.
Non le avrà; da ieri è uno scismatico.