1992 ottobre 25 Contro le vecchie volpi

1992 ottobre 25 – Contro le vecchie volpi

Sei mesi, dice il governatore della Banca d’Italia. Sei mesi per far che? “Per volgere in positivo –
spiega Ciampi – quanto è avvenuto, che non volevamo”.
Un richiamo all’intelligenza, non un appello di Cassandra. Pur con il sedere per terra, l’economia può
riprendere a camminare a patto di reagire con rapidità e di non mollare sull’inflazione.
Sei mesi, aggiungiamo noi, per disinnescare la mina più sensibile: lo scontro sociale. Tra i tanti guasti,
il malgoverno è riuscito anche a spaccare il mondo del lavoro, spingendo allo scontro dipendenti e
autonomi.
Può sembrare che il problema sia la tassa minima sul commercio e l’artigianato. No, è un pretesto; il
male nasce altrove.
Nasce dove lo Stato non funziona più. Dove, in materia fiscale, si fanno più leggi che controlli!
Nasce in un’amministrazione che una voce dal prestigio indiscusso, il prof. Tremonti, ha definito
“cialtrona”. Tanto che, nella migliore delle ipotesi, avrà bisogno di almeno due/tre anni per mettere
in moto l’efficienza.
Nasce in un Paese dove la burocrazia frappone ostacoli invece di eliminarli. Con il risultato di
registrare in Europa il record negativo di credibilità fra cittadino e macchina pubblica.
I sei mesi concessi da Ciampi all’economia vogliamo tradurli in cifra politica? Anche qui, ben che ci
vada, due/tre anni sono il minimo indispensabile.
Guardiamoci in giro. In questi giorni e in queste ore il panorama mostra quella che uno scrittore
francese chiama “l’allucinazione del potere”. Cioè un ceto che vorrebbe sottrarsi al referendum , alle
elezioni, agli interrogatori dei giudici al ricambio politico; che punta ancora al logoramento dei tempi
lunghi; che s’illude di cavarsela a buonissimo mercato.
Aggiungiamo un esempio. Da più di quattro mesi la regione Veneto è senza governo nonostante le
promesse di rinnovamento di tutti i partiti! Verrebbe voglia di chiedere la sospensione dell’indennità
dei consiglieri (quasi 10 milioni lordi al mese) per omissione di atti d’ufficio, ma non è questo il punto
cruciale.
Tutto il sistema sta sbandando perché ha il vuoto dentro; ha perso ovunque il motore del consenso.
Ai “sei mesi” di Ciampi va agganciata una storica mobilitazione della politica. Contro le sue vecchie
volpi.