1986 giugno 26 Mondiali Messico 86. La Francia sconfitta dai panzer tedeschi

1986 giugno 26 – Mondiali Messico [La Francia sconfitta dai panzer tedeschi]

Nulla di sorprendente né di imprevedibile, proprio nulla. E’ stata l’Italia a fare la Francia più grande
di quanto non sia. E contro il Brasile giocò con bravura ma anche con una torre Eiffel di buona
sorte, rigori mangiati, rigori sulla schiena del portiere, rigori sul palo, le cose che ti girano bene. La
Germania, dico la Germania, mica San Marino. Era da aspettarselo che gli “Uber Alles” ritornassero
al loro livello naturale dopo una serie di esibizioni appena passabili per vigore, coscienza, tattica,
tradizione.

La Germania giusta era quella di ieri, non l’altra, nonostante Rummenigge ridotto – tra un
acciacco e l’altro – a un Sigfrido dell’Uls. Il primo a rendersene conto dev’esser stato Platini, il quale
non ha certo scordato quanto di porfido siano i crucchi fin dalla nibelungica notte di Atene quando,
in una finale di Coppa dei Campioni, l’Amburgo violentò la Juve difronte a cinquantamila italiani in
viaggio di presunto piacere. A Michel è venuto il nervoso perchè ha mangiato prestissimo la foglia.
Ha sbagliato anche territorio. Di solito illumina, fa il faro, lampeggia in zona-gol ma muovendosi
arioso, disincantato e sornione. I panzerdivisionen gli hanno fatto perdere la testa, e si è intestardito
nel mucchio, perdendo spirito di geometria. Non l’ho mai visto sorridere; aveva sempre il muso.
Perciò la Francia ha perso. La Francia vince soltanto quando Platini si diverte. La differenza con la
Germania? Platini non è mai stesso se stesso, i tedeschi sempre. Muscoli & cingoli, Magath è uno
che per ninna-nanna gli suonavano la Cavalcata delle Valchirie e Briegel, se si reca in visita allo
zoo, prego si accomodi e lo infilano tra gli orsi bianchi, posizione eretta, d’attacco.