1979 maggio 6 Può essere l’ultimo big match in Veneto

1979 maggio 6 – Può essere l’ultimo big match in Veneto

Gianni Rivera ha definito Paolo Rossi suo “unico vero erede”. ma
quanto diversa è ora la primavera di questi due fratelli siamesi del
buon calcio!
Il vecchio Rivera ringiovanisce con lo scudetto ’79 dopo una
stagione che soltanto gli accidiosi possono ritenere poco meritoria
per il Milan. Il giovane Rossi invecchia precocemente tra le beghe
della retrocessione senza essere riuscito nel miracolo di ibernare
nel tempo lo stupendo Vicenza di un solo anno fa.
Il Milan è stella con Rivera e, quando
l’ossido mise
provvisoriamente in cantiere le gambe del suo regista, scovò il
sosia tattico in Bigon. Il Vicenza ha dilapidato persino i gol di
Rossi, quasi che il calcio di provincia non fosse più fatica e
consentisse ai braccianti di giocare con la puzza al naso.
Oggi Vicenza-Juve rischia di diventare partita storica, ma in senso
negativo. Se il Vicenza finirà stoltamente in serie B quanto il
Verona, chissà per quanti anni il Veneto non avrà più il piacere di
ospitare la serie A, grandi squadre come la Juve. Basta tale
constatazione a dare la misura degli sprechi passati e delle attuali
inquietudini.
Se, come anche noi crediamo, unico erede di Rivera è Rossi,
tocca proprio a lui, Pablito, ridare questo pomeriggio sangue blu ad
un’armata Brancaleone. Sarà il modo più coerente d’essere fratello
siamese dell’abatino: Rivera scudetto a S. Siro, Rossi salvezza al
Menti! Il Gazzettino di domattina sarebbe molto lieto di farne un
titolo cubitale.