1978 aprile 4 Sicurezza

1978 aprile 4 – Sicurezza

Le ottime riprese televisive degli Stati Uniti hanno consentito di captare con
precisione pari allo sgomento la maligna sterzata di Clay Regazzoni sulla Ferrari
leader della corsa.
Né regolamenti né tecnica della guida né sofisticazioni del brivido riusciranno
probabilmente a spiegare quel gesto, assai più consono ad una gimkana che alla
formula uno. Forse, il segreto andrebbe consegnato sul lettino di uno psicanalista,
capace di frugare in tutti gli angoli della personalità. La Svizzera è piena di ottimi
psicanalisti e Regazzoni non dovrebbe incontrare difficoltà a vuotare il suo passato di
ex-ferrarista e di ex-“figlio” di Maranello.
Tuttavia, non è questo l’aspetto che più inquieta. Di fronte a episodi tanto rischiosi,
ciò che più turba è la disinvoltura di certi piloti; gli stessi che poi sono di una biblica
intransigenza nei confronti degli organizzatori-maneggioni e dei loro insicuri-circuiti.
Se la vita dei piloti e degli spettatori merita il massimo della tutela, a porsi in pole
position nel difenderla dovrebbero invece essere soprattutto i piloti, con un modo di
correre rigoroso, attento al fair play più che alle gomme.
Villeneuve è vivo soltanto perché la sua Ferrari è volata senza cappottare. Ma il caso
non assolve.
Io leverei la patente a Regazzoni. Almeno per un paio di gran premi.