1977 maggio 9 Sempre un punto tra Juve e Torino

1977 maggio 9 – Sempre un punto tra Juve e Torino

Diciamo la verità: sapevamo già tutto. Sapevamo che né l’Inter né
tantomeno il Milan sono una cosa seria, ma gente come noi
incallita di San Siro crede sempre all’imponderabile, a qualcosa di
strampalato che turbi la piattezza di questa classifica mai tanto
piemontese da quando esiste il calcio in Italia. L’esito sta scritto in
un paio di 2 a 0, asciutti e duri come pietre. Milano non soltanto
non dice più nulla per lo scudetto ma non ce la fa neppure a
togliersi la soddisfazione di tormentare la razza padrona di
Boniperti & Pianelli.
A soli 180 minuti dalla fine non è cambiato nulla e, ovviamente, lo
status quo gioca a favore della Juve, aggrappata con le gengive al
suo punticino in più. Dopo un campionato faccia a faccia che ha
pur avuto qualche momento di solenne architettura, Juve e Torino
si vedono impegnati in una sorta di reciproca caccia all’errore. Chi
prende l’altro in castagna, ha vinto.
Dipenderà molto dal sistema nervoso visto che sul piano del gioco
siamo oramai a carte quarantotto. Tanto per non fare nomi, il
migliore in campo di San Siro è stato senza dubbio Agnolin. Che
sia di Bassano del Grappa non c’entra naturalmente nulla per noi,
abituati come siamo a sottrarci per istinto alle plateali faziosità del
campanilismo. Il fatto è che l’arbitro avrà sbagliato sì e no il 5 per
cento degli interventi, mentre non esiste giocatore che non abbia
superato almeno quota 40 per cento. E se il vento falsava certe
diagonali per loro, ciò beninteso accadeva anche per Agnolin.
Nonostante giocasse con un cilindro morto nel motore, la Juve ha
preso tutto quanto le serviva per congenita pochezza di un’Inter il
cui cuore andrebbe trapiantato da un Barnard del pallone. Quanto
al Torino, ha rotto il fiato soltanto nel secondo tempo e a quel
punto il Milan di Rivera ha offerto l’altra guancia: a Rocco non può
capitare tutti i giorni uno 0 a 0 al cloroformio come quello servitogli
il primo maggio dal bollito misto Verona e adesso il Milan sta
dentro fino al collo in zona-retrocessione. Incredibile quanto vero,
persino Milan-Catanzaro
prossima
fondamentale! Roba che, soltanto qualche anno fa, sarebbe stata
sorvolata dai sistemisti del totocalcio con un 1 fisso senza
perplessità.
Ieri aspettavamo tutti la sentenza. Il rinvio lascia sospese nell’aria
sia la verità sullo scudetto che quella sulla retrocessione. Se il
fascino di un giallo dipende dalla intuizione più tardiva possibile

domenica

diventa

dell’assassino, questo che stanno scrivendo Juve e Torino è un
best-seller del mistero.